«Lo sguardo di Dante Cappellani» al Don Bosco di Palermo

 

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(9 novembre 2013) – I corridoi della Presidenza illuminati con faretti da sala espositiva, decine di ragazzi e ragazze in tailleur o camicia bianca e cravatta, per condurre i visitatori tra le riproduzioni in bianco e nero della Palermo di Dante Cappellani.

Questo è lo spettacolo che attende i fruitori della mostra “Metamorfosi di Palermo. Lo sguardo di Dante Cappellani”, allestita presso la scuola Don Bosco Ranchibile (Via della Libertà n. 199) a Palermo.

Le quasi cento stampe sono divise in “sentieri”, ognuno dei quali ci porta all’interno di uno scorcio o uno squarcio della Palermo anni ’30. Offrendo allo sguardo dello spettatore monumenti non più presenti nel panorama cittadino, come la chiesa che sorgeva nello spazio oggi occupato dal mercato ittico; oppure documentando i grandi lavori pubblici di quegli anni, come nel caso dell’edificazione del Palazzo di Giustizia (costato un massiccio sventramento del quartiere della Conceria, che insisteva in quel territorio); o ancora restituendo delle situazioni di vita quotidiana dell’epoca, come uno spicchio di giornata dei lavoratori della “manna”. Ma è il caso di ricordare anche le splendide panoramiche di Palermo e dei luoghi intorno alla Conca d’Oro, contenute all’interno dell’esposizione.

L’inaugurazione, che si è tenuta la mattina del 9 novembre nel teatro del “Don Bosco”, ha visto la partecipazione del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Il quale ha voluto ricordare l’importanza dei Salesiani nel contesto cittadino e di una formazione capace di offrire “radici e ali”. Al tavolo dei relatori anche il Direttore dell’Istituto “Don Bosco”, Don Carmelo Umana, il Responsabile dell’Oratorio Centro Giovanile “Don Bosco”, Don Domenico Saraniti e la curatrice della mostra, prof.ssa A. Bertolino.

Le riproduzioni fotografiche, regalo che gli “ex allievi” donarono ai Salesiani nel 1988 (in occasione del centenario dalla morte di Don Bosco e del cinquantenario dalla fondazione della scuola “Don Bosco - Villa Ranchibile”), assumono una notevole rilevanza culturale non solo per la comprovata abilità artistica di Dante Cappellani o per il loro ineludibile status di testimonianze, ma anche per la perizia con cui Giuseppe Cappellani operò lo sviluppo e il viraggio degli scatti del padre. Nel sottotitolo della mostra si legge infatti “Restituzione della Mostra Fotografica”, proprio in ragione della scelta di un restauro conservativo, che mira a restituire sia la bellezza degli scatti che la perizia di chi ne ha curato lo sviluppo.

La mostra si colloca, insieme alla personale di Antonello Blandi “Contrasti di colore” (anch’essa accolta dall’Istituto “Don Bosco - Villa Ranchibile” in questi giorni), tra gli eventi realizzati in vista e in occasione dell’arrivo, i prossimi 17 e 18 Novembre, dell’urna che contiene il braccio e la mano destra di Don Bosco.

L’esposizione rimarrà visitabile dal 9 al 30 novembre 2013.

 


 

Arte - "Lo sguardo di Dante Cappellani" al Don Bosco di Palermo

(ph. gl)

Sicily Present


 

 

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