Domenica 7 maggio si è svolta al Foro Italico la prima edizione della Festa dei Popoli dal tema "Tutti i popoli per la giustizia e la pace". L'evento, organizzato dall'Associazione di Volontariato "Arcobaleno di Popoli" si inserisce nell'ambito delle iniziative di Palermo Capitale dei Giovani 2017, è stata sostenuta dall'Amministrazione comunale ed ha avuto numerosi partners che hanno contribuito alla sua realizzazione, l'Arcidiocesi di Palermo è stata presente attraverso gli uffici Migrantes, Missionario, del Dialogo ecumenico ed interreligioso e la Caritas. Hanno collaborato anche l'Ass. S. Chiara, il Centro Arrupe, il Centro Astalli, la Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte, la sartoria sociale Al Revès e associazioni di migranti: Camminiamo insieme, le comunità ghanese, mauriziana, delle Filippine, dello Sri Lanka, dell'Ecuador, del Perù, della Romania e del Senegal.
Hanno collaborato all'iniziativa alcune istituzioni scolastiche: il Liceo Artistico "E. Catalano", l'IIS "V. Ragusa e Otama Kiyohara-Parlatore", l'IISS "F. Ferrara", l'Ente Professionale "Don Orione".
La giornata è iniziata con un momento di preghiera interculturale guidata dai rappresentanti religiosi della Chiesa cattolica e delle comunità ebraiche e islamica. Il dott. Mario Affronti, responsabile del Servizio di Medicina delle Migrazioni e presidente dell'Associazione Arcobaleno di Popoli, ha inaugurato l'evento ricordando il motivo che ha dato origine a questa manifestazione, il desiderio di affermare "i valori e i principi di una vera integrazione". In una società che attraversa una crisi che non è solo economica e sociale ma anche civile e morale, i fenomeni migratori fanno paura perché sembrano mettere in crisi "lo stile di vita che conosciamo, conduciamo ed amiamo". La presenza dei migranti nella nostra città è diventata rilevante e strutturale, sono circa 37.000 a cui si aggiungono i richiedenti asilo e negli ultimi tempi, in misura crescente, i minori non accompagnati. Palermo non può dimenticare "il suo passato di città accogliente e genuinamente interculturale" e manifestazioni di questo genere aiutano a fare memoria di questo e a diventare più consapevoli che "è possibile che popoli e culture diverse vivano in armonia" e inoltre il momento della festa in comune è "un'opportunità per esprimere il bisogno di bellezza che abbiamo in questo territorio. E la diversità è bellezza".
Il tema della giustizia e della pace si è tradotto durante la manifestazione in diversi ambiti, gli studenti del Liceo Artistico "E. Catalano" e "V. Ragusa e Otama Kiyohara" hanno esposto i loro lavori per una mostra di solidarietà, è stata allestita una ludoteca per i bambini con animatori di culture diverse, si è svolto un torneo di pallavolo per i giovani, le diverse comunità etniche presenti nella nostra città hanno offerto l'opportunità di far gustare pietanze tipiche di altri paesi e l'Ente di Formazione Professionale "Don Orione" ha preparato i piatti della nostra tradizione siciliana.
Nel pomeriggio le diverse comunità culturali si sono espresse attraverso canti, balli e coreografie dei propri paesi in collaborazione con la Corale Interculturale animata da p. Sergio Natoli e con gli studenti dell'IISS "F. Ferrara".
È stato un momento di vera festa e anche il sindaco Leoluca Orlando ha voluto portare il suo saluto e incoraggiamento ad iniziative di questo genere che sono importanti per giungere ad una vera integrazione.
L'accoglienza è fatta di rispetto per le diversità e di amore per l'altro che è molto di più della tolleranza, Palermo ha una storia alle spalle di mescolanza di popoli e culture, ma è una storia che ha bisogno di essere riportata continuamente alla memoria e l'esperienza di integrazione interculturale del passato ha bisogno di essere nuovamente riconquistata e fatta propria dalle nuove generazioni.
Questa prima Festa dei Popoli nella nostra città ha voluto proprio esprimere una grande preoccupazione educativa coinvolgendo tanti ragazzi delle scuole che non hanno esitato a collaborare in vari modi alla riuscita dell'evento. La partecipazione dei giovani a queste iniziative è uno degli aspetti più importanti e decisivi per l'edificazione di una società dell'amore in cui sì possano instaurare relazioni fondate realmente sulla giustizia e sulla pace.
È un cammino in cui tutti, ognuno nel proprio ambito, possiamo contribuire a costruire un mondo più umano in cui il momento della festa è espressione del desiderio della condivisione e dell'armonia.
Foto di Simone Alfano