Con lo spettacolo multimediale “Le scarpe di Ernesto” concluse le manifestazioni per i 50 anni dalla morte del Cardinale Ruffini

“Le scarpe di Ernesto. Lumanità del Cardinale Ruffini” è il titolo dello spettacolo multimediale scritto e diretto da Lucina Lanzara con cui si sono concluse sabato 9 dicembre nella Chiesa del SS. Salvatore a Palermo le manifestazioni che la Diocesi e la Società di Servizio Sociale Missionario, hanno voluto per ricordare i 50 anni dalla morte del Cardinale Ernesto Ruffini, che fu Arcivescovo della Diocesi dal 1945 al 1967.

Il primo appuntamento, è stato il 19 gennaio nella Chiesa del Santissimo Salvatore con la relazione di Mons. Corrado Lorefice su “La Chiesa povera e dei poveri alla luce della Evangelii Gaudium” e quella di Don Francesco Conigliaro su “L’opzione per i poveri nel ministero del Card. Ernesto Ruffini”. È seguita una giornata di studio tenutasi il 5 maggio a cura del Seminario Arcivescovile di Palermo, nella quale hanno parlato alcuni testimoni di quegli anni, Don Giacomo Ribaudo, Don Francesco Michele Stabile, e Mimmo De Luca. Giovedì 11 giugno in Cattedrale vi è stata la Concelebrazione Eucaristica presieduta da Monsignor Corrado Lorefice. Più di recente va ricordata l’iniziativa svoltasi nella chiesa di sant’Ernesto in cui il Vescovo di Caltagirone, Mons. Calogero Peri ha parlato su “Giustizia e Pace si baceranno”. Tra le altre iniziative collaterali va ricordata la mostra fotografica “Ai poveri il meglio. L’azione sociale del card. Ruffini nella Palermo del dopoguerra”, curata da Erminia Scaglia e la pubblicazione del libro “Ernesto Ruffini. Cardinale a Palermo. Interviste e testimonianze a cinquant’anni dalla scomparsa”, a cura di Francesco Inguanti (Edizioni People & Humanities).

Per oltre un’ora sul grande schermo allestito al SS. Salvatore sono stati riprodotte le suggestive immagini che Stefania Bruno, ha offerto a commento dei brani letti da Stefania Sperando, con accanto l’interprete LIS Rita Cracolici, mentre nel piccolo schermo si alternavano frasi note e meno note del Cardinale Ruffini. Il sottofondo musicale è stato di Filippo Barbero che con il suo giradischi d’epoca e i suoi dischi in vinile ha saputo ricreare le atmosfere degli anni del dopoguerra, quelli in cui Ernesto Ruffini giunse in una Palermo distrutta dalla guerra e iniziò la sua opera di ricostruzione materiale e spirituale del popolo palermitano. Un prezioso e originale contributo è stato offerto dai cori Sancte Joseph e Sant’Ignazio, diretti da Mauro Visconti.

La vita e le opere del Cardinale sono state raccontate attraverso le testimonianze di alcuni dei suoi più stretti collaboratori, come per esempio il suo segretario mons. Sergio Denti che risiede a Mantova, e alcun sacerdoti palermitani che hanno avuto la possibilità di conoscerlo negli anni della loro formazione in seminario.

Largo spazio è stata data alla lettura della sua famosa lettera pastorale del 1964 con cui intendeva mettere in guardia da “una grave congiura per disonorare la Sicilia”, indicando nella mafia, nel Gattopardo, e in Danilo Dolci, “i tre … fattori che maggiormente vi hanno contribuito”.

Molto belli anche i ricordi del suo modo di vivere e intendere la povertà, del suo impegno per la costruzione del Villaggio dell’Ospitalità per gli Anziani, e della fondazione dell’Istituto Secolare delle Assistenti Sociali Missionarie, presenti in sala, alcune delle quali giunte dalla Spagna ove hanno una sede.

Una bella serata in cui il Cardinale Ernesto Ruffini ha saputo ancora dire e dare la sua testimonianza di fede a 50 anni dalla sua morte.

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