“Senza capelli e senza nome”, un libro palermitano per non dimenticare

 

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(16 marzo 2015) – Sabato 14 marzo presso la Real Fonderia alla Cala di Palermo è stato presentato il volume di Ninni Terminelli “Senza capelli e senza nome. Storia breve della Shoah per non dimenticare” (Edizioni People & Humanities, Palermo 2015). Al tavolo dei relatori erano sedute persone dalle differenti radici e profili professionali.

La prima a prendere la parola è stata Donata Agnello, attuale direttore responsabile di I love Sicilia e precedentemente insegnante di francese. La sua riflessione, partendo dall’importanza che a scuola va data alla memoria di un evento così atroce come la Shoah, si è soffermata sulla differenza tra “ricordo” e “memoria”, il primo più sfumato e inconsapevole che va nella direzione del vago, la seconda che richiede impegno e affonda le proprie ragioni nel valore di ciò che s’è vissuto. Le parole citate hanno assunto una profondità particolare, dal momento che Donata Agnello, prendendo spunto dalla menzione del compianto marito Francesco Foresta, ha raccontato come il suo stesso ruolo di direttore di I love Sicilia sia all’insegna della memoria dell’operato e delle ragioni vissute nel corso degli anni dal marito.

Quindi il moderatore Mauro Buscemi, al tavolo anche in veste di editore del volume presentato, ha passato la parola all’artista Andrea Cabrera Alonso.

Andrea Cabrera Alonso, regista e attrice franco-argentina, ha però voluto innanzitutto precisare che la sua presenza era legata non solo alla sua formazione di storica, ma soprattutto alla sua appartenenza dell’associazione “militanti della memoria”: un’organizzazione francese che si pone l’obiettivo di non far cadere nell’oblio l’abominio perpetrato a spese degli ebrei. Ed infatti il suo è stato un contributo prezioso perché nutrito delle memorie di famiglia, in particolare della zia Eugenia: una bella donna dalla lunga chioma rossa ondulata che, deportata ad Auschwitz, appena fu vista dai militari nazisti venne privata dei capelli, perché non era possibile che una “non ariana” potesse avere un colore tanto delicato. Anche lei come gli altri ebrei, quindi, “senza capelli e senza nome”. La storia della zia Eugenia si conclude con un pettine: infatti per nulla al mondo ha voluto privarsi del pettine, perché quell’oggetto minimo, apparentemente inutile, era per lei un frammento del suo essere donna, con il quale custodiva la speranza di tornare a casa, avere figli e poter raccontare quella brutta storia. Anche per raccontare storie come queste, ha affermato Andrea Cabrera Alonso, vale la pena divulgare il volume di Ninni Terminelli nel contesto scolastico.

Giorgio Scichilone, docente di storia delle dottrine politiche all’Università di Palermo nonché autore della prefazione del libro, ha puntato il suo intervento sulla spersonalizzazione a cui i regimi totalitari del Novecento hanno mirato e in buona parte sono riusciti a raggiungere. La spersonalizzazione riguardava sì i soggetti da eliminare, da qui la scelta di disumanizzare le vittime privandoli di vestiti, elementi di riconoscimento, elementi identitari come i capelli e perfino di nome; ma la storia ha mostrato come cancellare la personalità di ciascun cittadino era il metodo totalitario per ottenere il consenso unanime. Il valore di questo volume, emerso dall’intervento di Scichilone, è quello di censire il tragico evento dello Shoah anche in Sicilia. Ed è proprio su questo che ha puntato l’attenzione l’autore del libro, Ninni Terminelli, nell’interlocuzione finale: duecento persone ebree censite nel 1938, di cui 5 accademici. Tra questi c’era anche il prof. Segré, che nel giro di qualche decennio sarebbe diventato premio Nobel per la fisica.

Anche la nostra terra ha conosciuto quella sciagurata pagina di storia. Anche noi dobbiamo preservarne la memoria.

 


Stasera il volume sarà presentato alle ore 17.30 presso lo Spazio Cultura della Libreria Macaione di Palermo (via Marchese di Villabianca 102). Interverranno: Andrea Cabrera Alonso, Carlo Guidotti, Nicola Macaione. Sarà presente l’autore. 


 

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Scheda del libro

 

 

 

 

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