Persone, paesi e politica

 


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«Sicily Present» è una testata online che nasce per divulgare notizie e approfondimenti riguardanti l'attualità, la cultura e la società siciliana. Non si vuole descrivere il suo vasto patrimonio culturale, paesaggistico e storico in modo meramente estetico e/o esclusivamente narrativo. Questo giornale intende raccontare l'esperienza quotidiana delle persone e le opere da loro realizzate per rinnovare le forme del bene comune e della bellezza nella vita di questa terra. Ecco perché «Sicily Present» si forma intorno all'idea che ne è motto e sottotitolo: «People and Experiences for the Common Good». I contenuti di questa ricerca sono raccontati nelle news e nelle rubriche; l'editoriale ne offre un profilo d'insieme e propone tracce per riflettere su circostanze ed eventi posti nello spazio dinamico dell'attualità e della società.  – Sicily Present

Ogni lunedì online su sicilypresent.it il nuovo editoriale della settimana


 

  

 

mb(6 luglio 2012) - Il titolo di quest’editoriale è stato anticipato a margine del precedente; le parole che lo formano sono di particolare rilievo, hanno una serie di implicazioni che va argomentata e motivata, offrono spunti molteplici se sviluppati nella dimensione dell’attualità. Anche in questo caso “attualità” è un termine che indica una scelta editoriale consapevole e precisa: la permanenza lungo un percorso finalizzato a raccontare esperienze che edificano persone e luoghi nel presente della storia. Ecco perché abbiamo voluto valorizzare le news dedicate agli eventi e legate a quanto accade sui palcoscenici siciliani. In ciascuno di essi, infatti, prendono consistenza spettacoli d’arte e cultura che illuminano la vita di questa terra attraverso i colori della bellezza e della finezza d’animo. Con questo criterio seguiremo e approfondiremo tali eventi (concerti, danza, teatro e performance d’arte in genere) nella pagina dello spettacolo.

Due esempi esplicitano l’importanza qui attribuita alle parole “persone”, “paesi”, “politica” e chiariscono perché è utile intrecciarne i contenuti e le prospettive. Il primo esempio nasce dalla lettura di un libro; il secondo, invece, da un evento culturale che inizia proprio oggi, venerdì 6 luglio, a Palermo. Un volume di recente pubblicazione, Sul crinale del mondo moderno (Studi del Centro “A. Cammarata”, Salvatore Sciascia Editore, Caltanissetta-Roma 2011) raccoglie un’ottantina di scritti di Cataldo Naro apparsi, in prevalenza, su giornali e riviste. Ebbene, in ciascuno di essi possiamo cogliere la storia contemporanea di Caltanissetta e dintorni come situata in un microcosmo culturale e politico. A distanza di non pochi decenni rivediamo le vicende di persone e luoghi, le loro questioni politiche e sociali. Attraverso gli scritti di questo volume comprendiamo che le dinamiche culturali di una comunità di persone, sia essa di un piccolo paese o di una grande città, portano nel tempo buoni risultati se sono situate nello spazio civico di un dialogo svolto per il bene comune e pubblico. Si tratta di una valutazione semplice che scorre nel solco delle cose note. Non è vano, però, il fatto di ricordare da quale punto muove e dove è indirizzato il senso originale e vero della politica.

Il secondo esempio è tratto dal presente, da un evento che ha a che fare con la costruzione di questo pezzo odierno di storia siciliana. In effetti, anche quest’esempio ha un riverbero che va oltre i confini di quest’isola posta al centro del Mediterraneo. Proprio oggi, a Palermo, inizia la settima edizione del Festival Internazionale di Documentari promosso nell’ambito del progetto “Sole Luna. Un ponte tra le culture”. Va da sé che si tratta di un evento culturale di altissimo profilo. Esso dimostra, attingendo alle molteplici modalità espressive della cultura e della cinematografia documentaristica, che la Sicilia ha le carte in regola per presentarsi al mondo quale eccellente scenario di un dialogo tra persone e culture provenienti da terre lontane e propense a incontrarsi secondo le misure della pace e dell’ideale. Del resto, come insegnano l’esperienza semplice delle cose e la narrazione della storia, senza queste misure la politica non regge il confronto con le urgenze della realtà e con il giudizio delle persone.

 

 

 

 

 

 

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