Acque e terre a Tindari - maggio 1999


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Il paesaggio naturale e umano della Sicilia, in molti casi bello da togliere il fiato e comunque capace di imprimersi nell’animo, viene raccontato in questa rubrica attraverso lo sguardo dell’appassionato e della sua fotocamera. Nuccio Lo Castro, che di Sicily Present è direttore responsabile, ci accompagnerà settimanalmente in questo viaggio per fotogrammi. Architetto e storico dell’arte, egli si occupa di restauro dei monumenti, museografia e promozione di eventi culturali; come fotografo (da quarant’anni e per passione) ha realizzato mostre personali in Italia e all’Estero e pubblicato volumi fotografici. Ha fondato e dirige la rivista di studi siciliani «Paleokastro». - Sicily Present

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Frammento di merletto terrestre steso sul Tirreno è il miscuglio terracqueo di Marinello, continuamente ritramato da vigorose correnti, su cui posa l’aereo promontorio coronato dalla casa della Vergine nigra, e da cui si smarrisce lo sguardo dei molti che vi accorrono per deliziare la mente e lo spirito.

Già appagato da questo piccolo miracolo della natura, lo stesso può ancora alzarsi e perdersi più oltre nell’ampia falce del golfo, tra rilievi coronati da antiche città, tra i seghettati profili peloritani oltre i quali spunta il cratere fumigante dell’Etna, verso l’azzurro arcipelago delle isole di Eolo.

Dal respiro del dio è forse sospinto quel vento che come un brivido pervase il poeta di remota, ineffabile suggestione: Tindari, “tra larghi colli, pensile sull’acque…”.

 


Copyright © 2012 - Testo e photo NUCCIO LO CASTRO


 

 

 

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