Conclusa al Golden di Palermo la rassegna cinematografica “Palermo Xmas Movies”

 

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(11 gennaio 2014) – Durante le festività natalizie appena terminate, fra i tanti eventi dedicati ai più piccoli, molto successo ha riscontrato “Palermo Xmas Movies”, tenutosi al Cine-Teatro Golden di Palermo.

La rassegna cinematografica, strutturata in 5 appuntamenti, ha avuto come oggetto la proiezione di diversi film a tema natalizio fra i più significativi del panorama del cinema d’animazione; ad ogni serata è stato presente un ospite che, insieme al direttore artistico Sergio Algozzino, ha spiegato i dettagli tecnici ed artistici delle pellicole in proiezione.

Lo spettatore, partecipando di volta in volta alle serate proposte, ha avuto modo di apprendere, mediante l’intervento degli ospiti, la storia stessa del cinema d’animazione e del fumetto; presenti in sala anche gli allievi della Scuola del Fumetto di Palermo, i quali hanno inoltre intrattenuto a fine proiezione tutti i partecipanti, grandi e piccini, disegnando per loro i personaggi dei fumetti più famosi e i protagonisti dei cartoni animati del momento.

I film da proiettare sono stati programmati secondo un rigido ordine cronologico di produzione, appunto per affiancare alla visione un commento relativo alla storia dell’animazione, somministrato prima della proiezione e dopo l’intervallo; sono stati presentati sia cortometraggi, mediometraggi che lungometraggi, rispettando le originali proporzioni in 4:3 per i cartoni animati più antichi.

Protagonisti delle prime serate sono stati alcuni rari e suggestivi cortometraggi prodotti in USA negli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso fra cui si segnalano Christmas Comes But Once A Year di Dave Fleischer del 1936, The Enjoying the Night Before Christmas prodotto dalla MGM nel 1941 con i classici Tom and Jerry e Toy Tinkers di Walt Disney del 1949. Ha chiuso il primo appuntamento del 2 Gennaio 2014 una perla tratta dallo scrigno del grande Charles Schultz: Il Natale di Charlie Brown, prodotto dal creatore dei Peanuts nel 1965.

Durante il pomeriggio del 3 Gennaio il pubblico ha preso visione di un corto e di 2 mediometraggi prodotti dalla Disney.

Nell’ordine: Winter Storage, cortometraggio del 1949 che, con l’inesauribile serie di gag comiche generate dall’immortale Donald Duck, ha riempito la sala di tenere e festose risate. Segue L’Asinello (The Small One), commovente mediometraggio prodotto nel 1978 e diretto da Don Bluth, qui nella sua ultima collaborazione con la Disney: Bluth fonderà subito dopo una propria casa di produzione dove prenderanno vita, fra gli altri film, i celebri Fievel sbarca in America, Alla ricerca della Valle Incantata, e Anastasia. 

De L’Asinello, di rara reperibilità, e poco pubblicizzato all’epoca della prima uscita nelle sale cinematografiche italiane, è stata anche realizzata una versione a fumetti pubblicata all’interno di Topolino uscito nel Natale dei primi anni ’80, di cui sono in possesso di una preziosa copia.

Dopo l’intervallo è la volta del classico natalizio per eccellenza, Il Canto di Natale di Topolino, disneyana rivisitazione del Canto di Natale di Charles Dickens.

Una curiosità per cinefili: quando nel 1947 Carl Barks ideò, per conto di Walt Disney, il personaggio di Paperon de’ Paperoni si ispirò proprio a Scrooge, il protagonista del “Canto” di Dickens, da cui ereditò il carattere, le ambizioni e persino il nome, battezzandolo appunto Uncle Scrooge; in questo breve film di appena 30 minuti la magia si raddoppia in quanto Uncle Scrooge (Zio Paperone) interpreta i panni proprio del dickensiano Ebenezer Scrooge trasmettendo in maniera unica il messaggio contenuto nel racconto. 

Nelle sere successive il pubblico ha assistito a 3 recenti lungometraggi: The Nightmare before Christmas, Polar Express e Le 5 Leggende.

All’interno del salone del Cine-Teatro Golden di via Terrasanta, ex sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, fra i disegnatori che si sono alternati durante questi 5 pomeriggi di Gennaio, è stato presente anche Massimo Asaro, disegnatore Disney per il celebre settimanale Topolino, le cui vignette recanti la sua firma sono in edicola proprio in questi giorni.

Massimo Asaro, siciliano, coordina le attività della Scuola del Fumetto, sita in Via de Spuches a Palermo e collabora come disegnatore e sceneggiatore anche per case editrici statunitensi. Ho avuto il piacere di intervistarlo e, tra un autografo e una vignetta, mi ha parlato degli esordi della sua brillante carriera alla Disney: “ho cominciato disegnando supereroi e personaggi della Marvel, poi nel 1997 entrai alla Disney presentando come provino ben 20 disegni”.

Durante la piacevole conversazione si è parlato di come sono cambiati i gusti dello spettatore di oggi e di come, spesso, il business legato alla pubblicità ed alla vendita del gadget prevalga sul film stesso, quasi che quest’ultimo sia un volano creato esclusivamente per la vendita dei prodotti ad esso legati: “i bambini di oggi, nonostante le numerose distrazioni dovute ai moderni dispositivi tecnologici, come smartphone, tablet e videogiochi, riescono ancora ad essere attratti dal mondo dell’animazione e da quello del fumetto cartaceo; resta determinante comunque la figura del genitore che deve saper indirizzare il figlio verso un prodotto costruttivo e di valore”.

Parlando della nuova compagine aziendale della Disney Italia, il cui 60% da qualche mese lo detiene la Panini, Massimo Asaro mi racconta qualche aneddoto relativo alla riorganizzazione logistica e mi conferma che è fiducioso che dall’unione di 2 colossi industriali come Disney Italia e Panini non può che nascere qualcosa di grande e veramente unico. “Il disegnatore professionista, nell’ambito dei fumetti, a differenza di quello del cinema, si occupa di tutto”, continua Asaro, ”si occupa della scenografia, dei fondali e dei personaggi, realizzando tutto a mano, su tavole un po’ più grandi di quelle che andranno in stampa, partendo dalla bozza a matita, procedendo poi con la rifinitura a china per poi passare finalmente al colore”.

Dopo questa chiacchierata ho capito che per il disegnatore la matita è come una bacchetta magica, capace di trasformare la realtà, a volte cupa o grigia, in un mondo fantastico e colorato, in grado di lasciare fuori da ogni vignetta ogni elemento di tristezza; conclude Massimo: “conciliare la passione per il disegno con i doveri dettati dal lavoro di disegnatore purtroppo non è sempre facile ma è fondamentale farlo sempre con grande amore perché disegnare è una delle arti istintive più belle dell’essere umano”.

 

 


 

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 (ph. Carlo Guidotti)

 - Sicily Present


 

 

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