Zuppa di ceci e nocciole


scorzadarancia

La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it


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(1° dicembre 2013) – Mi acquaaaaaa, ‘u Signuri su scuiddò, cu tutta ‘st’acqua! Mizzica, è proprio vero che NON siamo fatti per le menze misure. O siamo piagati dalla siccità opuru semu percossi dall’alternarsi, per settimane, dell’acqua sferzante o assuppa viddano. Ricordo che tre settimane fa eravamo a Mondello sotto ancora un suli estivo, beandoci con il mondo intero del nostro clima favoloso. Poi, qualcuno, girò la manopola e il tempo cangiò al brutto tendente al bruttissimo e alle basse temperature. Con tutta la buona volontà, come nnì putemu abituari? Non si può, secunnu mia, o meglio, io non riesco proprio a farlo, ma per non di meno a ciò, mi armo di santa pacienza e, ‘nserrata d’intra, mi preparo cosicedde caudde, bollenti che mi riscaldano fino alla punta dei piedi. Perché non sono fatta per l’inverno anche quello mite come il nostro.

 

sulu ppì mia

500 g di ceci già lessati

una manciata di nocciole

3 chiodi di garofano

pepe

olio extra vergine d'oliva

 

Frullate 400 g di ceci con qualche cucchiaio di brodo di cottura, metteteli in un tegamino per scaldarli insieme con i ceci interi e qualche altro cucchiaio di brodo, la quantità dipende da quanto densa desiderate la crema. Mettete la pietanza in una ciotola e cospargete con i chiodi di garofano precedentemente pestati in un mortaio con le nocciole, irrorate con un filo d'olio e distribuite una macinata di pepe. Se volete aggiungete dei crostini di pane precedentemente tostati e tenuti al caldo.


Copyright © 2013 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it 


 

 

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