“Luce nella notte”, Palermo ricorda Alessandra Siragusa con un concerto

 

siragusa-2

 

(3 luglio 2014) – Lunedì 30 giugno, presso la Basilica di San Domenico, Palermo ha ricordato con un concerto l’indimenticata figura di Alessandra Siragusa, assessore della “Primavera di Palermo”, scomparsa il 28 dicembre 2013.

Hanno organizzato questo prestigioso evento Manlio Mele e Marco Betta i quali, all’interno del programma, hanno inserito l’esecuzione di diversi brani musicali di volta in volta introdotti da interventi che hanno ripercorso la brillante carriera di Alessandra Siragusa, insegnante, assessore comunale alla pubblica istruzione, parlamentare e donna impegnata tanto in politica quanto nel sociale.

Lo spettacolo si è articolato in 6 parti assegnando a ciascuna di esse una tematica riconducibile alla figura di Alessandra: le donne, la legalità, la scuola, l’impegno sociale, l’impegno alla vita, i bambini.

Ospite d’eccezione è stata la celebre Elena Zaniboni, arpista di fama internazionale, che ha allietato il pubblico sin dall’incipit, con una soave trasposizione per arpa della Tosca di Giacomo Puccini.

Terminata l’introduzione “Le donne” è la volta de “La legalità”; il Trio Omniart, diretto in maniera impeccabile dalla giovane Marzia Raneri, ha eseguito Mission di Ennio Morricone e Pathos di Ruggiero Mascellino.

“Solo attraverso i giovani potremo minare l’ethos mafioso che si annida nella nostra società” scrisse la Siragusa e proprio in omaggio all’instancabile attenzione rivolta al mondo dell’infanzia e alla scuola, intesa come strumento primario di crescita sociale, è dedicata la terza sezione, “La scuola” appunto, e la sesta, “I bambini”, nella quale Antonio Sottile e Riccardo Scilipoti hanno magistralmente diretto il Coro delle voci bianche del conservatorio di Palermo; i 121 piccoli allievi dopo aver emozionato il pubblico cantando “Ave Maria” di Pietro Mascagni hanno interpretato nel corso della serata brani vocali di Fauré, Rameau e Coulais regalando al pubblico attimi di grande coinvolgimento.

La parte centrale dello spettacolo ha come temi “L’impegno sociale” e “L’impegno alla vita” e in questa parte della serata viene eseguita dall’Orchestra Sinfonica Siciliana “Luce nella notte”, brano musicale composto ed interpretato al piano da Marco Betta: è forse questo il momento in cui la sublime atmosfera generata dalle eteree note del Maestro Betta si fonde con la dolcezza della memoria e la tensione al bene della vita.

Dopo l’interpretazione vocale di Miriam Palma, che intona U focu di la pagghia e ‘A cchiù bella, è la volta de “I bambini” in cui ancora una volta il Coro delle voci bianche del Conservatorio di Palermo dolcemente si esibisce accompagnando così il pubblico verso un colorato finale carico di speranza.

Numerose le testimonianze che si sono alternate durante la serata: di Alessandra hanno parlato, fra gli altri, Manlio Mele nella presentazione, Sergio Mattarella, che ne ha ripercorso la genesi politica, Simona Maffai che ne ha descritto l’impegno civile e Milena Gentile, continuatrice dell’attivismo sociale di Alessandra e attuale presidente di Emily, associazione nata per la difesa dei diritti della donna, presieduta proprio dalla Siragusa fino alla sua scomparsa.

Tutti gli intervenuti, ciascuno per la propria esperienza politica o per la propria competenza professionale, all’unisono hanno sottolineato con forza la necessità di continuare l’azione intrapresa con passione da Alessandra per affrontare insieme, e con rinnovata forza, le nuove battaglie sociali che ci attendono e che in futuro saremo chiamati a condurre per una città e per una società migliore.

Altissima è stata la partecipazione del pubblico, che ha riempito i 1580 posti a sedere della Basilica di San Domenico, tutti gli spazi delle navate e la piazza antistante per ricordare una mamma, una donna, un politico che non ha soltanto partecipato alla storia della nostra città ma contribuito in maniera indelebile a costruirla.

Norberto Bobbio scrisse che la legalità può assumere diversi significati e tale affermazione non può che acquistare ulteriore valore proprio in una terra come la Sicilia, ricca di valori ma bisognosa di una costante lotta sociale, in primis quella contro la mafia, donando alla vita, come disse Giuseppe Moscati, medico napoletano proclamato santo nel 1987, lo scopo unico del conseguimento del bene e restituendo alla politica la definizione che ne diede Paolo VI, ossia la “forma più alta di carità”.

Tra gli interminabili e commossi applausi del pubblico termina così il concerto organizzato nel giorno in cui Alessandra avrebbe compiuto 51 anni: il messaggio che rimane come eco delle note e dei cori è un invito affinché, come disse la Siragusa, “ciascuno di noi possa continuare a zappare e seminare” semi di legalità, misurandoci con una delle frontiere più complesse della vita politica che è quella più difficile ossia quella che investe la responsabilità del fare.

 


 

SPETTACOLI - "Luce nella notte", Palermo ricorda Alessandra Siragusa

(ph. Carlo Guidotti)


 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrire servizi in linea con le tue preferenze. Se non accetti le funzionalità del sito risulteranno limitate. Se vuoi saperne di più sui cookie leggi la nostra Cookie Policy.