Al Museo Internazionale delle Marionette di Palermo la XXXIX edizione del Festival di Morgana

 

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(21 novembre 2014) – Fino al 23 novembre sarà possibile partecipare agli spettacoli del Festival di Morgana, rassegna di eventi culturali organizzata dal Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo.

Il Festival di Morgana giunge alla XXXIX edizione e come ogni anno inserisce nel ricco programma mostre, presentazioni letterarie, convegni e rappresentazioni teatrali, tutti eventi volti alla conoscenza del magico mondo delle marionette e dei burattini ed alla valorizzazione del teatro di figura e delle differenti tradizioni culturali.

Per favorire l’interculturalità e il confronto, negli ultimi anni molte sono state le compagnie teatrali internazionali che si sono succedute sul palco del Museo palermitano, diretto da Rosario Perricone; India, Cina, Cambogia, Birmania, Turchia sono solo alcuni dei Paesi che hanno partecipato alle scorse edizioni e che hanno presentato performance indimenticabili.

L’edizione del 2014 ha come titolo “Kainòs: nuovo/insolito/inatteso”, proprio a suggellare la ricerca delle differenze in un’unica identità culturale e teatrale; in programma esibizioni di compagnie italiane, francesi, spagnole, la presentazione del libro “Le note dei sogni” e una mostra dedicata a Vittorio Podrecca, celebre ed innovatore marionettista attivo in Italia nella prima metà del secolo scorso.

Nel cartellone di quest’edizione particolare successo di pubblico ha riscontrato lo spettacolo “I tre orsetti”, presentato dalla Compagnia del Teatro Statale di Tula, città a 200 km a sud di Mosca, il cui teatro è stato fondato nel 1937 in occasione del centenario della morte del poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin.

Tutta la recitazione è in lingua russa ma la traduzione simultanea proiettata alle spalle del palco e soprattutto la spiccata capacità espressiva dei due attori rendono i dialoghi assolutamente comprensibili.

Lo spettacolo ha incassato il sold out nei due giorni di rappresentazione, in cui i due artisti hanno riproposto la celebre fiaba popolare “Riccioli d’oro e i tre orsi” mediante l’animazione di simpatiche marionette raffiguranti i protagonisti del racconto così rinominati: Mikhail Ivanovich, papà orso, Nastashja Petrovna, mamma orsa, Mishutka, l’orsetto figlio e Masha, la bimba dalla folta e bionda chioma che, disubbidendo ai genitori si perde nel bosco e trova rifugio proprio nella calda ed accogliente casa della famiglia dei tre orsi.

La fiaba è carica di significati e simbologie che riguardano il mondo dell’adolescenza e la ricerca di una nuova personalità legata alla crescita individuale, che lascia ormai alle spalle il mondo dell’infanzia e che prelude ad un percorso di maturità, che però, pur essendo ormai prossimo, non è pienamente ancora attuato. Nella colorata esibizione proposta al pubblico la storia assume un duplice finale, per donare ai numerosi bimbi presenti una doppia chiave di lettura, più aperta e accessibile, prevedendo infatti la permanenza di Riccioli d’oro nella casa degli orsetti come alternativa alla fuga ed al ritorno nel bosco alla ricerca di sé stessa.

Presente in sala Eugenia Ciaburkina, vicepresidente di Astri Sicilia, Associazione culturale trapanese che si occupa dello sviluppo del turismo e delle relazioni internazionali e che oltre a contribuire alla realizzazione in Italia dello spettacolo della Compagnia del Teatro Statale di Tula, ha recentemente organizzato anche dei concorsi di pittura, tour culturali e concerti di jazz del compositore russo Anton Kotikov.

Al termine dello spettacolo è stato possibile ammirare le numerose collezioni presenti presso le sale del Museo, frutto di una sapiente ricerca che dura dal 1965, anno di costituzione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, presieduta da Marianne Vibaek Pasqualino e nata per volontà del Prof. Antonio Pasqualino, a cui oggi è intitolata la piazza nella quale ha sede il Museo stesso.

Protagonisti assoluti dei locali sono ovviamente i Pupi siciliani, nelle varianti palermitane e catanesi, simbolo universale della Sicilia, attraverso i quali vengono da sempre narrate le epiche gesta dei Paladini di Francia della corte di Carlo Magno. Arricchiscono il patrimonio museale moltissime marionette asiatiche e tanti burattini cinesi; un posto di rilievo occupano anche le figure protagoniste del teatro delle ombre originarie del Vicino Oriente, dell’Africa, della Malesia e della Thailandia.

Domina la scena del primo piano la grande hsaing waing, l’orchestra birmana composta da grandi e luccicanti strumenti a percussione che accompagnano il tipico spettacolo teatrale mediante il quale viene rappresentata la distruzione e la creazione del mondo; le cause della distruzione sono gli errori umani, quelli che in Occidente vengono definiti “peccati capitali”, e che durante la rappresentazione scenica, ai piedi di un grosso drago, vengono esternati proprio tramite questi strumenti.

Una sala dell’ala posteriore è invece interamente dedicata al Podrecca, di cui è possibile ammirarne le marionette suddivise i tre macro categorie di appartenenza: Musica, Lirica e Circo; durante la visita è possibile vedere un interessante documentario biografico e leggere delle schede storiche esplicative sulla vita e l’arte di Vittorio Podrecca.

Innumerevoli sono le altre statue, pupi, burattini, marionette e strumenti di scena che danno bella mostra di sé fra le bacheche e i palchetti del Museo, tanta è l’ammirazione e lo stupore di grandi e piccini al cospetto di una forma antichissima di comunicazione che in ogni parte del mondo e sin dalla notte dei tempi ha unito religione, magia, festa, gioco ed intrattenimento, divenendo oggi più che mai una delle forme d’arte più espressive, affascinanti e, grazie ad iniziative come il Festival di Morgana, capaci di instaurare scambi culturali ed artistici fra paesi geograficamente e socialmente molto distanti. “Le marionette sono fatte della stessa stoffa della musica” scrisse Podrecca, “anche per il fatto di essere guidate da fili, arieggianti le corde sonore, sono quasi strumenti musicali, sono intessute di musica, di sostanza melodica e sinfonica”.

 


 

 

SPETTACOLI - Al Museo Internazionale delle marionette di Palermo la XXXIX edizione del Festival di Morgana

(ph. Carlo Guidotti) 


 

 

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