Riapre il Teatro Finocchiaro, storia di un palcoscenico per “Palermo felicissima”

 

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(14 gennaio 2015) – Dopo 10 anni di chiusura torna a rivivere il palcoscenico del Teatro Finocchiaro, gioiello dell’architettura liberty palermitana; il teatro ha il suo ingresso principale su quella che fu la nuova arteria urbana del capoluogo dei primi del Novecento, via Roma, e fu edificato dal Cavaliere Emanuele Finocchiaro nel 1923 in stile eclettico su progetto di Paolo Bonci.

Scampato miracolosamente ai disastri dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale rimasero pressoché intatti i 3 ordini di palchi, il doppio loggiato superiore, la platea, il grande tetto apribile di forma ottagonale e tutti i locali annessi, comprese le originali finestre laterali e l’ingresso secondario su via Firenze originariamente destinato agli spettatori meno abbienti.

Per ben mezzo secolo il palcoscenico del Finocchiaro ha ospitato le più affascinanti vedettes e i più affermati attori di rivista, come Totò e Macario, in un periodo in cui, sulle spensierate note del Charleston, l’avanspettacolo dominava la scena fra piume, risate e paillettes.

Perduta l’originaria funzione di kursaal e divenuto cinema nell’ultima parte del secolo scorso chiude i battenti nel 2004 per riaccendere finalmente i suoi riflettori il 10 gennaio scorso grazie all’appassionata attività artistica dell’Associazione “I Bohémiens” che ne cura adesso la gestione.

Questa operazione di recupero vien fatta nel modo più nobile ossia ridonando a quel luogo, destinato inevitabilmente ad un indecoroso oblio, la sua originaria funzione che lo ha visto indiscusso protagonista delle cronache della belle époque siciliana: il Teatro Finocchiaro torna ad essere teatro di varietà, dove è possibile assistere alle macchiette del classico repertorio del teatro di rivista e ai più coinvolgenti balli dell’epoca, partecipando ad un elegante spettacolo che sposa tradizione ed innovazione.

“Palermo felicissima” è il titolo del raffinato evento andato in scena la sera dell’inaugurazione: la serata ha avuto inizio con l’esibizione del sestetto Sicilia string Orchestra diretta dal Maestro Maurizio Bignone e con la performance del gruppo della tradizione popolare siciliana che, attraverso la voce di Linda Armetta, ha riproposto alcuni brani musicali tipici della nostra terra.

Si susseguono gli interventi teatrali dell’attrice Stefania Vitale e dei due registi della serata, Katiuska Falbo e Casimiro Alaimo, con i quali si ripercorrono istrionicamente le vicende storiche del Teatro ed ecco che in questa magica serata riprendono vita antichi personaggi come il simpatico “Re befè”, protagonista di un grammelot tutto mediterraneo sapientemente recitato da Casimiro Alaimo, e i classici Orlando e Rinaldo entrambi impegnati nella “lotta contro i saracini” e la cui storia popolare e la tradizione scenica vengono narrate e cantate nell’appassionata e commovente interpretazione di Katiuska Falbo che agli eterni duelli dei due paladini della Corte di Carlo Magno dona una dolorosa eco intessuta dalle immagini di altri due eroi, questa volta contemporanei, che rispondono ai nomi di Falcone e Borsellino, in un epico viaggio senza fine nei vortici della nostra storia e della nostra cultura.

La seconda parte dello spettacolo inizia con la straordinaria esecuzione del Maestro Pietro Adragna, due volte campione del mondo di fisarmonica: il giovane musicista valdericino si è esibito in un lungo assolo per fisarmonica miscelando senza soluzione di continuità numerosi tanghi e brani di musica classica.

Virtuosismo, velocità e perfezione hanno caratterizzato l’intera esecuzione alla fine della quale il numeroso pubblico ha richiesto ben due bis nei quali diviene protagonista il tipico crescendo rossiniano del Barbiere di Siviglia e della Gazza ladra.

La serata continua con le eleganti coreografie di Adriana Salemi eseguite dall’autrice e dalle soubrette Floriana Canino, Simona e Noemi Cannella e con la coinvolgente musica dell’orchestra Bohémiens costituita da Giuseppe Ricotta (pianoforte), Nonuccio Cammarata e Federica Amoroso (cantanti), Sergio Calì (batteria), Luca De Lorenzo (Contrabbasso), Gerardo Vitale (sax), diretti da Benny Amoroso, trombettista di fama nazionale; Federica Amoroso conclude magistralmente la serata trascinando il pubblico in un coinvolgente viaggio ritmico mediante lo swing, ripercorrendone in forma canora la storia attraversando i decenni che lo hanno caratterizzato, fino ad arrivare al cosiddetto electro swing, suggellando così un ponte tra diverse epoche musicali tanto distanti ma in fondo profondamente intrecciate tra loro.

Dopo il successo del varietà proposto per salutare l’arrivo del 2015 e la serata inaugurale del 10 gennaio il cartellone del gruppo “I Bohémiens” si arricchisce di numerosi altri appuntamenti che prevedono incontri culturali concerti e teatro alla table, dove sarà possibile assistere agli spettacoli gustando una succulenta cena.

Il successo della serata inaugurale è stato strepitoso ed è indubbia l’emozione provata nel vedere nuovamente via Roma colma di persone che a breve avrebbero riempito la sala del Teatro risorto a nuova e lunga vita, riaccendendo finalmente quegli spenti riflettori che un tempo illuminavano una delle capitali europee del liberty, Palermo felicissima.


SPETTACOLI - Dopo 10 anni di chiusura riapre a Palermo il Teatro Finocchiaro
(ph. Carlo Guidotti)

 

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