«Comica orazione da bagno», Claudio Casisa in scena

 

casisa

 

 

(25 luglio 2013) ― Il protagonista entra in scena, si abbassa i pantaloni e si mette a sedere: “Qua nascono e muoiono i migliori pensieri”. Non poteva che prendere inizio da questa semplice ed esilarante constatazione la “comica orazione da bagno”, interpretata da Claudio Casisa lo scorso 20 luglio al Parco Villa Pantelleria.

In scena la nevrosi di un giovane, alle prese con un mondo che gli chiude le porte lasciandolo dentro a un bagno; in scena la fragilità di un personaggio che non esita a confessare che “a me più che la morte, è la vita che fa paura”; in scena la comicità di chi ci fa vedere come la realtà non sia meno nevrotica di quanto possa sembrare un giovane che parla da solo dentro a un bagno.

Il monologo, spezzato da un solo intervallo, ci permette di guardare al mondo attraverso lo sguardo comico e un po’ pazzotico del protagonista: di chi racconta le vicissitudini di un sabato sera che inizia all’una di notte e si consuma alla ricerca del luogo giusto dove andare; di chi dice di soffrire di un “complesso di Enrico”, dopo essersi rivolto a un padre morto tornato in sogno come ad Amleto; di chi si agita spostandosi lungo tutto il palco per mimare una desideratissima robusta vicina di casa: “140 kili di santa carne viva!!!”. Quest’ultima scena, peraltro, risulta ancor più divertente recitata dall’esile e snodabile Casisa.

Il testo e la regia recano in calce la firma di Paride Benassai, che ha dichiarato d’aver riadattato in alcune parti il copione per Casisa. E il giovane attore non ha perso occasione per ringraziare il suo maestro.

La serata era una di quelle in cui l’aria condizionata a casa è d’obbligo, ma saranno stati gli spazi ampi o il verde che stava alle spalle del palcoscenico, fatto sta che seduti in platea si godeva di una piacevole brezza serale, quasi settembrina.

Lo spettacolo rientra nel fitto calendario di eventi del “Parco Villa Pantelleria Festival” allestito dal direttore artistico, Lollo Franco. Ma la serata è anche frutto della buona intuizione di chi ha pensato di aprire al pubblico questo bell’esemplare di “villa dei colli” in questa nostra estate palermitana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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