Volontari per il Banco Farmaceutico. Dialogo a scuola intorno a un’esperienza di solidarietà

 

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(17 febbraio 2016) – Sabato 13 e lunedì 15 febbraio 2016 anche a Palermo ha avuto luogo la XVI Giornata della Raccolta del Farmaco per sostenere gli enti convenzionati con il Banco Farmaceutico che ogni giorno assicurano assistenza nella nostra città anche dal punto di vista sanitario. Tante le farmacie che aderiscono e tanti i volontari che in queste giornate si muovono perché tutto riesca bene. Anche quest'anno alcune scuole, l'IISS F. Ferrara, l'Ipsseoa P. Piazza, il Liceo Artistico V. Ragusa e O. Kiyhoara, hanno partecipato a questo gesto di solidarietà con tanti loro studenti che hanno donato un po' del loro tempo perché qualcuno possa sentirsi accolto nel suo bisogno.

Nei giorni precedenti i ragazzi a scuola sono stati aiutati a riflettere sull'importanza del gesto che veniva proposto attraverso momenti di approfondimento con i loro insegnanti; si sono tenuti anche incontri con i volontari del Banco Farmaceutico e con un operatore della Casa dei giovani di Bagheria che hanno illustrato sia le attività del Banco Farmaceutico sia i bisogni sanitari degli enti. In particolare l'incontro con la realtà della Casa dei giovani è stato utile per l'approfondimento di tematiche legate alla tossicodipendenza, all'abbandono dei minori e allo sfruttamento delle donne.

La partecipazione alla Giornata della Raccolta del Farmaco ha infatti molteplici valenze, si inserisce sia nell'ambito della educazione alla solidarietà che nell'ambito dei progetti che le scuole realizzano per l'educazione alla salute.

Quello del volontario è un gesto molto semplice: incontra i clienti della farmacia, spiega perché si chiede di donare un farmaco, perché è importante donare e fa conoscere con poche parole la realtà di tanti enti assistenziali che ogni giorno cercano in tutti i modi di rispondere ai bisogni di tante persone in difficoltà. Ma in questo gesto, così apparentemente da poco e che si realizza in tempi rapidi, si esprime tanta attenzione all'altro che attende un aiuto concreto. Per i ragazzi è, quindi, un autentico momento di crescita della consapevolezza che il nostro cuore può essere grande tanto da abbracciare anche un altro che rimane, è vero, sconosciuto nella sua identità ma di cui abbiamo intercettato la sua richiesta di aiuto.

Ecco perché la solidarietà a scuola si intreccia con il lavoro che si fa per l'Educazione alla salute: si risponde meglio ad un bisogno se lo si conosce. Se si comprende che la salute è un diritto di tutti, anche di chi non può permettersi di comprare i farmaci perché è in uno stato di povertà, perché è un immigrato che non ha lavoro, perché è un profugo sbarcato da noi...., se si conoscono più a fondo i dati del problema povertà allora ci si muove.

E i giovani accolgono sempre la proposta e si muovono con generosità e proprio ad alcuni di loro abbiamo voluto chiedere che significato ha avuto questa esperienza.

Di fronte alla proposta che ti è stata fatta di fare il volontario in questa giornata cosa ti ha spinto ad aderire

Maria: "La cosa bella di queste iniziative è che si riscopre l'importanza dei piccoli gesti, chi dona un farmaco mette da parte le proprie difficoltà per curarsi di altri che vivono con meno certezze".

Francesco: "Non ho mai partecipato ad esperienze di volontariato, forse per pigrizia, forse perché sono stato un po' pessimista su questo fronte. Per fortuna intorno a me ho sempre qualcuno che mi sprona per dei giusti motivi".

Federica: "Mi è sempre piaciuta l'idea di poter fare il volontario per aiutare persone che stanno peggio di noi e quando mi è stata proposta questa iniziativa non ho esitato a dare la mia disponibilità".

Chiara: "Mi ha spinto la voglia di contribuire ad una cosa grande come quella di aiutare chi, al contrario di me, non può permettersi nemmeno i farmaci".

Davide: "Mi ha spinto la voglia di fare qualcosa di giusto e che ha uno scopo".

Che significato ha per te donare un po' del tuo tempo?

Maria: "Quando si dona non si fa per ricevere gratitudine. Donare a chi ha bisogno aiuta a comprendere che le cose possono cambiare. Piccoli gesti ma che portano grandi sorrisi e tanta serenità".

Francesco: "Donare il mio tempo è una cosa che forse avrei dovuto fare anche prima...poche ore impiegate in questo modo possono veramente lasciarci un sorriso sul viso".

Federica: "Il tempo è prezioso, ma nonostante questo mi piace l'idea di donarlo per delle iniziative che possono fare bene agli altri ma anche a noi stessi". Chiara:"Spendiamo tanto tempo per cose molto futili, almeno so che questo è impegnato per cose importanti che possono fare la differenza".

Davide: "Il tempo è importantissimo, lo sappiamo tutti, e donarlo per me è davvero come usare il tempo al meglio".

Hai il desiderio che questa esperienza si possa ripetere?

Federica: "Spero che questa esperienza si possa ripetere perché è stata bella".

Chiara:"Spero di sì, non solo per la raccolta dei farmaci, mi piacerebbe farlo anche per la raccolta di alimenti".

Davide: "Per me i gesti di generosità non bastano mai nella vita e quindi sì, la ripeterei".

Francesco: "Assolutamente sì, esperienza da ripetere. Mi aspettavo risultati negativi...invece quando la gente usciva dalla farmacia col sorriso dicendo "l'ho fatto eh!, facevano sorridere anche me. E ti rendi conto che forse.... a poco a poco tutto può cambiare".

Le parole dei ragazzi la dicono tutta sull'importanza che le iniziative di solidarietà entrino nelle scuole perché il mondo cambia se cambia il cuore dell'uomo e perché questo accada occorre l'educazione.

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