La Sicilia come brand: un’isola alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano


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mb(19 febbraio 2014) – La scorsa settimana si è svolta a Milano la XXXIV Borsa Internazionale del Turismo. Dal 13 al 15 febbraio si sono incontrati operatori del settore pubblico e privato: istituzioni e imprenditori hanno fatto di queste giornate milanesi l’occasione per ragionare su quanto ruota intorno al mondo dei viaggi. Momenti come questo sono utili per tante ragioni. La Regione Siciliana è tornata alla BIT dopo cinque anni di assenza e «Intensamente Sicilia» è stato il motto con il quale l’assessorato che si occupa di turismo ha raccolto e divulgato le proprie idee e proposte. Per la Sicilia è una circostanza privilegiata in cui proporsi come meta dove sono possibili innumerevoli alternative di soggiorno. In quest’isola al centro del Mediterraneo non mancano città e contesti dal valore paesaggistico e culturale apprezzato ovunque. Basti pensare al numero di siti riconosciuti come patrimonio mondiale dall’Unesco e al fascino che la Sicilia esercita per bellezze naturali e artistiche.

Le innumerevoli attrattive turistiche di questa terra sono note al pari dell’importanza che riveste questo settore sul piano generale dell’economia. Sul punto non si possono avanzare distinguo di sorta, specialmente al tempo di una crisi gravissima che in quest’area geografica sembra degenerare in una vera e propria recessione. Ciò che si costruisce oggi vale non soltanto nel presente ma si proietta nell’orizzonte del futuro, cioè nello spazio di vita delle prossime generazioni. Le difficoltà di questo momento storico possono costituire un’opportunità per tenere a mente il significato del bene comune come bene di ciascuno e di tutti, per riscoprire risorse e talenti lasciati a margine dell’economia, per cercare nuove esperienze di interazione tra pubblico e privato. L’assessore Michela Stancheris ha tratto spunto da questo evento milanese per portare avanti un’agenda di indicazioni e incontri attraverso i quali documentare le mete del turismo in Sicilia nel palcoscenico del mondo, illustrandone l’evoluzione intercorsa negli ultimi anni.

«Brand»: questa parola inglese è ormai diventata d’uso comune e serve a identificare un prodotto o servizio e situare l’uno o l’altro nel mercato con una precisa connotazione. Ed è un termine che legato ad altri consente di pervenire a ulteriori specificazioni e chiarimenti concettuali sul valore reale del bene proposto al pubblico e sulle relative potenzialità di crescita nel tempo. Va da sé che temi e questioni inerenti a tale ordine di discorso rendono necessarie analisi approfondite e ponderate contestualizzando fonti adeguate nel campo di ricerca.

Intorno all’accostamento della parola brand alla Sicilia come risorsa turistica da mettere a frutto si è già detto e scritto molto. Ed è stato posto in risalto che in questa terra dalla lunga storia e dalla semplice morfologia triangolare si sono intrecciate risorse e storie capaci di renderne unica l’identità di paesi e città. In questo senso l’ospitalità che si riceve durante la permanenza giunge come momento nel quale si riassumono esperienza e gradimento del turista. Piace pensare, allora, che l’avverbio «intensamente» con cui la Sicilia è stata rappresentata alla BIT di Milano esprima l’energia e il positivo di un’isola dove è piacevole soggiornare in tutti i suoi remoti angoli e, così, portarne a casa il fascino come souvenir di un evento bello da rinnovare in un altro viaggio.

 

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