Giorni d’inverno in Sicilia tra Natale e Capodanno

 

La scorsa settimana l’inverno ha fatto il suo ingresso tra le stagioni. I tre mesi più freddi dell’anno sono stati annunciati da un solstizio caduto in una giornata di clima particolarmente mite nelle regioni italiane. Ma da qualche giorno, dopo un autunno soleggiato, le temperature si sono abbassate in maniera drastica anche in Sicilia. Qui si colgono, con tratti senza dubbio caratteristici, le notevoli differenze climatiche e meteorologiche determinate dalla composizione morfologica dello Stivale. Si tratta di una varietà di luoghi e panorami che contraddistingue in termini originali il profilo geografico nazionale e siciliano, rendendolo interessante agli occhi del mondo.

Dalle nevi delle Alpi al mare azzurro del Mediterraneo sono innumerevoli i paesaggi che incantano per la loro bellezza riconosciuta e ammirata da tutti. L’Italia, come è noto, ha il primato di nazione dove si trova il numero maggiore di siti patrimonio dell’umanità. E il termine “primato”, soprattutto in questo caso, andrebbe tenuto presente in ogni circostanza in quanto responsabilità arrecata a cittadini e istituzioni per salvaguardarli nella loro unicità e offrirli alla fruizione adeguata di tutti.

La Sicilia, per la sua natura e storia, contribuisce in maniera determinante alla bellezza del pianeta. La vite ad alberello, il vitigno che si coltiva da molti secoli a Pantelleria e da cui si ottengono l’uva zibibbo e il vino conosciuto con il nome Moscato d’Alessandria, ne fa parte dal mese di novembre con l’inserimento deciso dall’Unesco nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità.

Quest’insieme di situazioni ambientali e climatiche diversificate può assumere ulteriori aspetti e valorizzazioni. Ne è premessa il collegamento dei temi riguardanti la geografia alle forme molteplici con cui la cultura di persone e popoli prende vita nei secoli modellando il territorio. Sì, perché la cultura è fattore dell’esistenza che tende a esprimersi nella fattispecie di opere ed esperienze concrete in cui si giocano e rinnovano il desiderio di bellezza e la ricerca della felicità.

Durante i primi dieci giorni d’inverno due avvenimenti danno al calendario il colore rosso delle festività. Anche in Sicilia questo periodo di festa diventa memoria comune attraverso le tante forme di tradizioni antiche che spaziano dall’arte alla cucina e grazie agli scenari diffusi di presepi viventi che diventano di volta in volta sempre più suggestivi e apprezzati. Natale e Capodanno confermano allora, con il loro carico di segni e significati, che la vita prosegue senza soste e ricomincia sempre da momenti nella cui genesi è insita la speranza di un bene grande da condividere insieme per giorni migliori.

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