Le luminarie, l'Olimpiade e il nesso tra le cose

 


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«Sicily Present» è una testata online che nasce per divulgare notizie e approfondimenti riguardanti l'attualità, la cultura e la società siciliana. Non si vuole descrivere il suo vasto patrimonio culturale, paesaggistico e storico in modo meramente estetico e/o esclusivamente narrativo. Questo giornale intende raccontare l'esperienza quotidiana delle persone e le opere da loro realizzate per rinnovare le forme del bene comune e della bellezza nella vita di questa terra. Ecco perché «Sicily Present» si forma intorno all'idea che ne è motto e sottotitolo: «People and Experiences for the Common Good». I contenuti di questa ricerca sono raccontati nelle news e nelle rubriche; l'editoriale ne offre un profilo d'insieme e propone tracce per riflettere su circostanze ed eventi posti nello spazio dinamico dell'attualità e della società.  – Sicily Present

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(13 agosto 2012) – A Londra, ieri sera, è andata in scena la cerimonia di chiusura della XXX Olimpiade ed è stato un tripudio in mondovisione di luci, canzoni e danze in stile “british”. Uno spettacolo fantasmagorico di colori e musiche ha celebrato e portato alle nuove generazioni la creatività artistica e musicale inglese prodotta e commercializzata negli ultimi decenni. Tutto è stato costruito con estrema attenzione e cura per innervare tale tradizione musicale nel presente, esaltandone la vitalità e spettacolarizzandone l’effetto scenico e televisivo nell’insieme dell’evento olimpico. Naturalmente, altri approfondimenti storici e sportivi meritano alcuni temi specifici quali, per esempio, il paragone tra olimpiadi antiche e moderne, il valore dello spirito di Olimpia, il senso decoubertiniano dell’agonismo. C’è, però, un nesso che tiene insieme questi aspetti e li rende prossimi a noi e alle luminarie accese in Sicilia nell’estate 2012. Eccone le ragioni.

Quanto è andato in scena a Londra ha a che fare con la nostra storia, si inserisce a pieno titolo nella cultura di un’isola che nella linea del tempo è ricordata per essere luogo eminente della Magna Grecia. Molte cose legano la Sicilia al pensiero di Omero, alla terna filosofica e politica Socrate-Platone-Aristotele, alle opere di Fidia e Mirone, agli ordini architettonici impostati nella Grecia antica. Alla Grecia, cioè a una parte del Meridione d’Europa, si deve l’idea di giochi pensati e voluti con finalità celebrative e pacificatrici. Ed è bene ricordare che nel 1914 Pierre de Coubertin, per riassumere in un solo simbolo il senso e le prospettive dei giochi olimpici moderni, pensa ai cinque cerchi come segno di fratellanza e pace tra i cinque continenti. La bandiera olimpica esprime questi ideali. Ieri, a Londra, predominavano nettamente le bandiere dell’Union Jack; il che è comprensibile. Ma un numero maggiore di bandiere con cinque cerchi di colore diverso su sfondo bianco avrebbe comunicato in modo più preciso il valore universale delle olimpiadi e un chiaro riferimento allo sport avrebbe identificato meglio uno scenario in cui sono protagoniste, di solito, figure che ispirano le proprie gesta al Discobolo di Mirone.

Durante i mesi dell’estate, in Sicilia come in altre regioni d’Italia, archi di luminaria e addobbi vari adornano piccoli paesi e grandi città. Infatti, strutture di forme diverse innalzate sulle vie pubbliche da secoli illuminano chiese, piazze e strade nei giorni delle feste patronali. È una tradizione che si rinnova e va avanti seguendo il passo della tecnologia e dell’illuminotecnica. Luci e colori delle luminarie arredano i luoghi, rallegrano la gente, compongono un disegno unitario ed esprimono significati che hanno una radice nella vita della comunità locale. All’emigrato che torna a casa d’estate e al forestiero che viaggia per turismo il palcoscenico della festa illuminato da eccellenti compagnie d’artigiani è come un abbraccio atteso anno dopo anno. In fondo, le luminarie sono la metafora di un’umanità che cerca punti di incontro nei momenti di una festa che non abbia fine. Un romanzo di Luisa Adorno, Arco di luminara (Sellerio editore, Palermo 1990), descrive in modo mirabile consuetudini e legami che segnano nello scorrere del tempo l’estate siciliana nella vita di famiglie e comunità.

Ecco perché, allora, i cinque cerchi olimpici e le luminarie siciliane ci consegnano temi e questioni da non disperdere nello spazio di una serata. Le fatiche dello sport, le melodie della musica e le illuminazioni delle feste patronali trovano, specie tra paesaggi e siti del Mediterraneo, un nesso che valorizza eventi e cose grazie ai colori della natura e alla tempra della vita forgiata da millenni di storia e cultura. E non è poco. Arte e bellezza sono le premesse storiche del futuro attraverso l’esperienza del presente.

 

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