“Targa Florio: 61 ritratti de La Siciliana”: racconto di una corsa leggendaria


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Francesco Accardi - Roberta Zarcone,Targa Florio: 61 ritratti de/portraits of La Siciliana, Leima Edizioni, 2014


Nella Palermo “felicissima” non mancavano imprenditori talentuosi con lo sguardo rivolto al nuovo. All'alba del secolo scorso il nuovo echeggiava nel rombo dei motori. Comparivano le prime automobili, che di lì a poco avrebbero conquistato le città.

La dinastia imprenditoriale protagonista più di tutte del progresso economico e culturale, nonché della vita mondana, di Palermo era quella dei Florio, una famiglia di origini calabresi che in Sicilia aveva costruito la sua fortuna. Tra i Florio Vincenzo fu il più attratto dallo sport dei motori, di quell'automobilismo allora pionieristico. A lui si deve la nascita di una delle più leggendarie corse, che ha avuto per teatro i sentieri stretti e tortuosi delle Madonie. Quella corsa che portò il nome della famiglia Florio, Targa Florio appunto, si disputò per la prima volta nel 1906 e continuò sino al 1977, per complessive 61 edizioni.

Si possono ora ripercorrere le tappe di quella corsa storica, dagli albori all’epilogo, grazie a Targa Florio: 61 ritratti de La Siciliana, un libro curato da Roberta Zarcone e illustrato da Francesco Accardi, Leima edizioni.

Sfogliando Targa Florio: 61 ritratti de La Siciliana si rivivono le atmosfere magiche di una corsa che costituiva un appuntamento d’obbligo per i campioni delle quattro ruote e un vanto per la Sicilia.

Il libro desta interesse per diversi aspetti. Da un lato si presenta come un annuario, un catalogo in cui si ritrovano, dettagliati e puntuali, tutti i dati della gara: i vincitori, i fatti principali di ogni edizione, i ritagli dei giornali d’epoca; dall’altro è memoria, densa di emozioni e passioni, di un passato non privo di orgogli e di una Palermo protagonista non solo nello sport. Sotto questo profilo stimolanti si rivelano le pagine introduttive di Angelo Pizzuto, presidente dell’Automobile Club Palermo, la prefazione di Filippo Mulè, cronista di lungo corso del Giornale di Sicilia, il ricordo di Nino Vaccarella, campione palermitano di automobilismo più volte vincitore della Targa.

Protagonisti della Targa Florio furono i grandi piloti che si cimentarono nella gara siciliana dal percorso insidioso e impervio, e per questo ancora più appassionante, a cui il libro rende omaggio: Felice Nazzaro, Divò, Tazio Nuvolari, Gendebien, Elford, lo stesso Nino Vaccarella detto “il preside volante”. E con i campioni scrissero la storia della targa Florio le auto che la percorsero: Alfa Romeo, Fiat, Maserati, Ferrari, Peugeot, Porsche.

Francesco Accardi, appassionato di automobilismo e figlio d’arte (il padre era meccanico ai box dell’affascinante corsa), ci regala le tavole illustrative della Targa, dipinti inediti dalle tinte forti che immortalano paesaggi, piloti, auto d’epoca. Le illustrazioni esaltano una corsa leggendaria e rievocano entusiasmi e bagliori di tempi lontani, ma, nello stesso tempo, provocano nostalgia condita da una vena di malinconia. Malinconia che diventa tristezza se si pensa all’ultima edizione della Targa, nel ’77, funestata da un incidente che provocò due morti e tre feriti gravissimi. Quasi una metafora quell’epilogo: tutte le cose belle sono destinate a finire, e a volte nel modo più infausto. 

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