Per “Le Vie dei Tesori” Palazzo Alliata di Villafranca apre al pubblico l’inedita Stanza rosa

(13 novembre 2015) – Terminata la rassegna “Le Vie dei Tesori” è d'obbligo un bilancio che metta in evidenza i risultati, gli sforzi ed i successi di questa manifestazione che, giunta alla IX edizione, ha registrato la presenza di migliaia di turisti che hanno visitato in poco più di un mese alcuni dei più interessanti monumenti della città di Palermo.

Cinque sono stati i week end dedicati ai settanta monumenti aperti e fra i protagonisti di questa affascinante rassegna si è confermato Palazzo Alliata di Villafranca, elegante dimora storica che fu di proprietà di una delle più nobili, antiche e potenti famiglie siciliane e la cui abitazione oggi registra un nuovo grande successo dovuto alla bellezza dei suoi saloni carichi di storia ed all’efficienza dell'Associazione Palazzo Alliata di Villafranca che ne gestisce gli spazi e ne cura le visite guidate e gli eventi.

Con il presidente Italia Messina percorriamo tutte le sale dello storico palazzo che custodisce nei suoi ambienti consistenti frammenti di storia della nostra terra.

La famiglia Alliata ha le sue radici già nell'antica Roma e per diversi secoli è stata protagonista indiscussa della cultura della nostra città e della Sicilia tutta; il nostro giornale in passato ha già descritto l’architettura del palazzo e gli eventi organizzati ma passeggiando per gli ambienti l'emozione è sempre grande e non si può che ammirare con rinnovato stupore la Sala dei musici, la Sala dello stemma e la Sala del Principe Fabrizio senza restare incantati dall'eleganza degli arredi e dalla bellezza dei dipinti: questi ultimi sono tutti di grande pregio e fra essi possiamo annoverare ben due opere di Matthias Stom, “La lapidazione di Santo Stefano” e “Il tributo della moneta”, presente all’EXPO 2015, due opere di Pietro d’Asaro, “Il naufragio” e “Orfeo” e il delicato e commovente capolavoro di Antoon Van Dyck “La crocifissione”, opera realizzata dal pittore fiammingo che fu autore di numerose raffigurazioni di Santa Rosalia, mistica figura a cui l’artista ebbe modo di avvicinarsi proprio nei frenetici giorni della liberazione dalla peste di Palermo, periodo durante quale il celebre pittore era ospite in città.

La “Settimana delle culture” del novembre 2014 ci aveva già regalato ulteriori due sale inedite, la “Sala del thè” e la “Stanza del cuoio” interamente rivestita di cuoio pirografato e decorato in oro.

Con “Le Vie dei Tesori” edizione 2015 invece si apre un altro scrigno di Palazzo Alliata di Villafranca: la dott.ssa Italia Messina ci accompagna alla scoperta del inedita “Stanza rosa”, raffinato ambiente posto in successione del Salotto verde ed a fianco della Sala dei musici.

Entrando nella Stanza rosa, ancora una volta si ripete l'inedito stupore provato durante la visita dei saloni dell’antica magione, con un rinnovato fascino determinato dalla consapevolezza di essere al centro di un luogo molto frequentato dalla nobiltà palermitana del passato ma chiuso e dimenticato ormai da tanti, tantissimi anni.

L’attenzione è subito rapita dal pavimento interamente ricoperto dalla moquette originale installata nel 1840, illuminata dal grande lampadario coevo che dona luce alle specchiere e agli arredi del 700, ai tanti preziosi accessori esposti ed alle tele appartenenti alla scuola italiana del XVIII secolo.

La stanza rosa veniva chiamata anche “Stanza del baccarat” in quanto, secondo le memorie del Principe Francesco Alliata, recentemente scomparso, proprio in questo ambiente, durante il periodo natalizio, la famiglia si riuniva per praticare appunto il tipico gioco di carte.

Protagonista ormai dello scenario culturale cittadino, il Palazzo di Piazza Bologni rimane in prima linea con i numerosi appuntamenti culturali tenuti costantemente all'interno dei saloni; recentemente il pubblico si è deliziato con “Insieme, dall'inferno al paradiso”, reading poetico organizzato nell'ambito della “Lectura Dantis”.

Questa e le tante altre iniziative testimoniano come questo gioiello architettonico palermitano, adesso restituito alla cittadinanza, sia un sontuoso museo di sé stesso ma contestualmente luogo vivo e pulsante dove l'arte e la cultura continuano a coinvolgere ed a splendere giorno dopo giorno emanando senza sosta la propria luce.


 

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(ph. Carlo Guidotti)


 

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