Il Palazzo della Banca d’Italia di Palermo fra i protagonisti delle Giornate FAI di Primavera

 

“Promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell'arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità”: questo è il messaggio divulgato dal FAI per la divulgazione della cultura che scaturisce dal patrimonio artistico ed architettonico italiano.

Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, nasce da un’idea di Elena Croce e viene fondato nel 1975 da Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli sulla base di ciò che ha rappresentato il National Trust for Places of HistoricInterest or Natural Beauty, organizzazione che mira a tutelare gli ambienti naturalistici e storici dell’Inghilterra, del Galles e della Scozia, e che si affianca alle analoghe attività svolte in Scozia dal National Trust for Scotland.

Nella costante opera del FAI di tutela, protezione e promozione dei beni storici ed artistici del nostro paese, il Fondo Ambiente Italiano organizza periodicamente le Giornate di Primavera; due giorni in cui in tutta Italia il FAI apre al pubblico numerosi luoghi simbolo del nostro immenso patrimonio urbano.

Grande successo ha riscosso l’edizione del 2016 che a Palermo ha reso possibile, il 19 e il 20 marzo, la visita di luoghi poco noti da riscoprire e di siti insoliti ma pregni di storia e meritevoli di interesse: ecco che in questi due giorni nel capoluogo siciliano i cittadini e i turisti hanno apprezzato il Seminario dei Chierici e la facoltà di Teologia, Porta Nuova e Porta Felice, il Palazzo Carminello e il Palazzo Arcivescovile, il Convitto Nazionale e il Quartiere militare spagnolo San Giacomo.

Nella rassegna proposta dal FAI per la 24° edizione è stata inserita anche la sede palermitana della Banca d’Italia, storico edificio del 1930 la cui parte finale del progetto reca la firma di Salvatore Caronia Roberti.

A guidare i visitatori sono stati gli “Apprendisti Ciceroni”, bimbi e ragazzi dell’Istituto Gonzaga CEI Centro Educativo Ignaziano, che hanno accompagnato tutti i turisti all’interno delle sale e dello scalone interno dello storico palazzo liberty, tessendone la storia della costruzione e le evoluzioni architettoniche fino alla sontuosa Sala del Consiglio sita nel piano superiore, arricchita da un grande pavimento marmoreo a motivi geometrici e floreali, di statue e dipinti di pregio e degli arredi lignei, quali le colonne, le finestre e i copritermosifoni, creati dalla famosa fabbrica Ducrot, che operò per adornare con fasto, fra gli altri luoghi, il Teatro Massimo e Villa Igiea; illumina il salone un grande e luminoso lampadario centrale.

Nel grande salone del piano terra è stata allestita la mostra “La banconota delle idee”, all’interno della quale sono stati esposti tutti i bozzetti ideati per la realizzazione di una nuova banconota che hanno partecipato al concorso dedicato alle scuole dal tema “La ricchezza delle diversità” intitolato “Inventiamo una banconota”.

Nell’area circolare centrale grandi schermi, telecomandati direttamente dagli utenti,hanno spiegato le tecniche di stampa, coloritura, definizione e taglio delle nuove banconote azzurre; al centro un espositore mobile illuminato metteva in mostra i dettagli pittorici di questa banconota in uso già dal 25 novembre scorso.

È questo il terzo taglio della serie di banconote intitolate alla figura mitologica greca Europa; essa è di colore blu e di stile architettonico gotico che, in quest’ultima stampa, gode di nuovi elementi stampati in rilievo, finestre con ritratto, ologrammi e filigrana di sicurezza, tutte caratteristiche innovative che rendono questo nuovo prodotto più sicuro mettendolo al riparo da contraffazioni.

I monitor hanno proiettato tutti gli affascinanti momenti della stampa e del taglio, gli ingrandimenti delle pitture e le trasparenze dei disegni filigranati, tutti particolari non visibili mediante un rapido sguardo ad occhio nudo e che rendono questa banconota un piccolo capolavoro di arte e di ingegneria.

La manifestazione si è conclusa con l’interpretazione di “Pierino e il Lupo” a cura degli allievi del Conservatorio di Palermo.

Una grande mostra in un grandioso palazzo, simbolo dell’economia e della finanza nazionale ma anche architettura di raro e raffinato pregio, il palazzo della Banca d’Italia, tutto da scoprire grazie alla 24^ edizione delle giornate di primavera organizzate dal FAI che ancora una volta ci ha donato dei momenti di riscoperta del nostro inestimabile patrimonio nazionale dove i visitatori diventano protagonisti attivi attraverso 900 luoghi d’interesse solitamente chiusi al pubblico in ben 380 città italiane, snodando le proprie visite tra dimore storiche, borghi, antichi quartieri, fortificazioni, siti naturalistici ed aree archeologiche, che rendono unico il nostro paese.


 

LUOGHI & STORIE - Il Palazzo della Banca d’Italia di Palermo fra i protagonisti delle Giornate FAI di Primavera

(ph. Carlo Guidotti) 


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