Sgombro in tegame


claudia magistro bellezza estate tavola spLa cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it


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(10 gennaio 2016) – Chi parra di dieta detox, chi si beve il brodino,chi è assalito dai rimorsi picchì manciò assa ‘ntà ‘ste feste, ‘nsumma in un modo o nell’altro abbiamo bisogno di arripigghiari le fila della nostra cosiddetta normalità, almeno dal punto di vista alimentare. Io sento l’esigenza fisica di cambiare registro, tornare a una alimentazione sicuramente più leggera con meno sughi, salse, olii. Un ricambio rigenerativo che si tramuta in un pasto semplice, ricco di omega 3 se accattati un pesce azzurro, bello e buono.

Allora sentite ammia, vi cuntu ‘na ricetta che ricetta non è: accattati un pisciceddu a testa, macari ve lo fate eviscerare dal pescivendolo, se siete deboli di stomaco, lavatelo sotto l’acqua corrente e, se volete, tagliate le pinne. Ponetelo in un tegame ovale, munito di coperchio, e cuocetelo con quello che avete dintra, andate a sentimento. Io, per un pesce, ci misi 100 g di zucca tagliata a dadini, 4 pomodorini tipo Piccadilly, tagliati a rondelle oppure due cucchiai di salsa di pomodoro, due cucchiai di ceci cotti in precedenza, un cucchiaio d’olio, due fette di limone, sale, pepe, prezzemolo intero e un paio di cucchiai d’acqua. Ho chiuso il coperchio e ho fatto cuocere dieci minuti. Appena ci vitti l’occhio a pampinedda, ho spento e verificato la cottura interna, perfetta! Morbido e di una bontà disarmante e un suchetto per bagnarisi ‘u panuzzu.

Credetemi se vi dico che è più dirlo che farlo.


Copyright © 2016 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.it 


 

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