“La musica per la musica”, al Ranchibile di Palermo un concerto in memoria di Anna Mangano

 

L’associazione “Amici di Anna” ha organizzato lunedì 4 aprile un grande evento musicale che presso il Teatro Ranchibile di Palermo ha celebrato la musica, presentandola in ogni sua forma espressiva ed eviscerandone la più intima essenza.

L’evento ha avuto come titolo “La musica per la musica” e nasce dall’ispirazione fornita dalla memoria di Anna Mangano, dalla sua passione per la musica, dal suo impegno e dalla sua stessa vita, sul cui solco, per volere di Tina Todaro, nel 2013 è nata l’associazione culturale “Amici di Anna”.

L’obiettivo della Todaro è di mantenere vivo il ricordo di Anna Mangano che della musica ne fece uno strumento di vita e di recupero di tanti ragazzi che proprio grazie ad essa riuscirono ad avere la forza e la voglia di tornare tra i banchi di scuola.

A raccontare la genesi dell’associazione “Amici di Anna”, è stata proprio la presidente, Tina Todaro, e lo fa da allieva della Mangano e da continuatrice di quel nobile intento il cui motivo ispiratore non è mai svanito ma rimane tuttora vivo e pulsante nelle sue iniziative artistiche e sociali.

L’associazione si avvale della collaborazione dei parenti e degli amici di Anna Mangano e portano avanti, già da diversi anni, un sogno, un grande sogno che parte dagli adolescenti, prevedendone il coinvolgimento attivo inserito in un progetto di ampio respiro; tale progetto prevede anche il contributo del dott. Capitano, direttore del carcere minorile di Palermo che sposa l’obiettivo che prevede la realizzazione di una scuola di musica per dare la possibilità ad alcuni ragazzi in difficoltà di riscoprire attraverso l’arte musicale il valore stesso della vita. Tale idea dovrà muovere i primi passi proprio dagli ambienti del carcere minorile di Palermo, rappresentato dalla presenza in sala del direttore dott. Capitano, che in questi anni tanto si è distinto per la passione e la proattività profuse nell’esplicare un compito molto arduo quale quello del recupero dei giovani.

E Michelangelo Capitano, sul palco del Ranchibile, testimonia le “tante cose pazze che al Malaspina stiamo facendo”; il direttore, promotore di tante iniziative sociali di elevato livello educativo e formativo, ringrazia l’associazione “Amici di Anna” in quanto condivide l’idea che si possa, mediante l’insegnamento di una disciplina di uno strumento musicale, impartire una disciplina di vita.

Con la buona volontà dell’amministrazione e la passione di Tina Todaro, il direttore auspica di vincere la scommessadi far nascere e mantenere questa scuola di musica perché “attraverso l’arte ed attraverso il bello probabilmente riusciamo a migliorare questi ragazzi”. “Dobbiamo dare la possibilità ai giovani di sognare ancora”, facendo scoprire in loro di disporre di qualcosa di grande per andare avanti, continua la Todaro nel suo intervento introduttivo.

Anna Mangano è quindi la figura centrale e motivo ispiratore dell’evento ma la protagonista assoluta della serata è la musica, che in tutte le sue forme è capace di esprimere nella maniera più sublime i sentimenti di chi la produce generando diverse sensazioni in chi la ascolta e la fa propria.

Musica come intrattenimento, come divertissiment, come terapia medica o addirittura come strumento di recupero sociale; la musica per l’uomo, la musica per la vita, la musica per la musica: inizia quindi la kermesse di artisti che si avvicendano sulle tavole del palcoscenico palermitano che, ognuno a suo modo, reinterpreta la musica stessa, delineandone la grandezza e la capacità di coinvolgimento.

Giuditta e Claudio presentano la serata e dopo aver salutato il pubblico introducono Nicolò Tomasello e il coro Sancte Joseph, costituito nel 1994 da appassionati di musica sacra e che si è esibito anche in diverse liturgie eucaristiche per i Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il Coro è stato diretto dal Maestro Mauro Visconti, docente presso il Conservatorio V. Bellini di Palermo e direttore della Cappella musicale della Cattedrale di Palermo.

Con l’accompagnamento al pianoforte del Maestro Pietro Bagnasco il coro si è esibito in un brano scritto dal prof. palermitano Luigi Di Maio in onore del nostro pontefice, su musiche originali del Maestro Visconti. A seguire, il celebre coro tratto dal Nabucco, capolavoro verdiano che negli immortali versi del “Va’ pensiero”esprime il dolore degli ebrei che, fatti prigionieri sulle sponde dell’Eufrate, fanno memoria della loro amata e perduta patria.

Segue l’esibizione di Piero Lupino, tenore del Teatro Massimo di Palermo con all’attivo i grandi successi internazionali di Tokyo e di New York, che ha cantato due brani immortali della nostra canzone quali “Brucia la terra” e “Voi dormite ancora”: la prima è stata resa celebre da Johnny Dorelli con il titolo ”Parla più piano” ed utilizzata, come ci ha ricordato Lupino, da Nino Rota per il celebre film “Il Padrino”; la seconda è la versione musicata di una poesia di Formisano del 1910, appassionata dichiarazione d’amore senza tempo.

È tempo di swing e con allegria il pubblico è stato allegramente trascinato nei ritmi retrò degli anni ’30 e ’40 rivisitati in chiave un po’ jazz e un po’ rock e dal sapore vintage dallo Swing Ensemble e Dj Daddy; il trio Lescano, Natalino Otto e il Quartetto Cetra rivivono nelle voci del mezzosoprano Valentina Miserendino, e dei soprani Francesca Ferreri e Marta Favarò, quest’ultima premiata, il 20 aprile del 2015, in seno alla seconda edizione del Premio Donna Palermo, da Clara Perrino, presidente dell’asd A.C.A.D.I.S. in memoria della grande ballerina e coreografa Lory Restivo.

Completano l’ensemble Giovanni Giordano, piano e voce, Piergiorgio Carbone, contrabbasso e Giorgio Stassi alla batteria cantando “La classe degli asini”, “Ma le gambe”, “Tulipan”,“Bongo Bongo Bongo”, “Bellezza in bicicletta”; l’esibizione termina con un allegro battimani del pubblico sulle note di “Baciami piccina”.

Musica corale, lirica e swing, musica per tutti i gusti, come ricordano Claudio e Giuditta, e musica per tutte le età, da 0 a 99 anni, ed a testimoniare la longevità delle emozioni che solo le note riescono ad emanare, è presente in sala “lo zio Franco” che con i suoi cento anni di età si fa portavoce dell’amore per la vita e per la musica ricordando la canzone “Parlami d’amore Mariù” come una canzone che più di ogni altra ha segnato la sua vita.

La successiva interpretazione è stata quella del soprano Antonella Urso, presidente dell’associazione Sympathy Group che, fondata nel 2009, collabora con numerosi enti lirici pubblici e privati: la Urso, accompagnata dal maestro Zappulla, con arditi gorgheggi incanta gli spettatori con “Il bacio” di Luigi Arditi e “Ombra leggera”, tratta dall’opera “Dinorah” di Meyerbeer del 1859.

Segue il grande jazz del musicista Franco Caliò che al piano esegue “My dear Milena”, “Sarà la musica” e “Sometimes”.

E giunge il momento di un’esibizione molto inusuale quanto coinvolgente: l’ispirazione viene da un’usanza di una tribù africana secondo la quale quando una donna decide di avere un figlio si siede ai piedi di un albero, pensa al piccolo che verrà ed inventa una canzone; ebbene, quella canzone accompagnerà il bambino in tutto il percorso della sua vita, dal concepimento alla nascita, dai primi passi al matrimonio, fino alla morte, in cui coloro che lo vedranno canteranno per l’ultima volta proprio la sua canzone. È questo il senso della musica, che è dentro ognuno di noi prima ancora di vedere la luce della vita terrena, quando si è ancora un pensiero, ma un pensiero già fatto di idee, di sogni e di suoni, gli stessi che ci accompagneranno per tutta l’esistenza.

A rendere questo principio saranno i Resilienti in ascolto, un gruppo di dieci elementi che esclusivamente tramite il percuotere delle loro mani contro dei tamburi, daranno vita alla ritmica, tribale, sensuale e frenetica danza della ballerina che, posta al centro esatto della musica, ne sarà dominata e dominatrice.

Grandi applausi per il gruppo formato da Giuseppe, Chiara, Giusi, Patrizia, Valeria, Mariastella, Manuela, Emilia, Barbara, Ombretta e Francesca la danzatrice;  il tutto diretto da Angela Mirabile della Casa della musica.

È la volta del baritono Francesco Puma che, celebre per i suoi successi riscossi a Roma ed a Vienna, accompagnato al piano dal maestro Giovanni Zappulla, interpreta in lingua originale il toreador Escamillo, protagonista di “Carmen”, opera lirica musicata da George Bizet nel 1875; segue “Nemico della patria”, tratto da “Andrea Chenier”, con le musiche di Umberto Giordano del 1896.

Ancora un cambio di genere musicale: il gruppo che sale sul palco si è formato nel gennaio del 2015; basano la loro musica sui cosiddetti “accordi di strada” e da lì prendono il loro nome.

Sono gli Street Chords che, famosi per la loro recente partecipazione al contest X Factor, allietano il pubblico con la loro musica e le loro cover interpretate esclusivamente con la voce che simula una roboante batteria o un vibrante contrabbasso, che fanno da base per il loro coinvolgente coro che non può che strappare un ritmico battimano della platea con un inevitabile bis.

Termina così un’indimenticabile serata fatta da grande musica, insostituibile colonna sonora di un progetto che grazie alla passione ed alla condivisione degli intenti di Tina Todaro, fa da ponte tra un sogno, fatto di memoria e di speranza, e la realtà, che dovrà concretizzarsi in quella scuola di musica per adolescenti che assume una connotazione sociale di sommo valore.

In chiusura salgono sul palco Fedora Puma, Patrizia Podestio e Tina Todaro la quale auspica che “da questo concerto possa nascere qualcosa di bello e di grande come il nostro cuore per la musica”.

Dopo i saluti ed i ringraziamenti, di cui ho avuto l’onore di pregiarmi, Giuditta dà il suo commiato al pubblico leggendo dei delicati versi scritti proprio dalla Todaro pensando alla figura di Anna Magano, amica, insegnante e modello di vita: la poesia, musicata da Franco Caliò, verrà subito dopo cantata in coro da Antonella Urso, Francesco Puma e Piero Lupino: “Ci sono note che non abbiamo mai ascoltato ma che vibrano sempre dentro la tua anima, poi ci sono quelle che ascolti in continuazione…nel suo silenzio le note escono sempre, nel suo silenzio vediamo ciò che non conosciamo, questa è la sua magia, il suo vero sapore, l’anima delle tue note”. 

 


 

 

 

 

SPETTACOLI - 'La musica per la musica', al Ranchibile di Palermo un concerto in memoria di Anna Mangano per scoprire la vera essenza della musica

(ph. Carlo Guidotti)


 

 

 

 

 

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