Il dolore e il destino alle Macalube di Aragona

Oggi è il giorno dell’ultimo saluto a Laura e Carmelo, i due fratellini che hanno perso la vita alle Macalube di Aragona. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di sabato 27 settembre, durante una passeggiata nell’area della riserva che i due bambini stavano facendo con il papà. Negli spazi della cronaca recente le domande riguardanti cause e dinamiche di questo evento naturale terribile si legano a filo doppio a un dramma che lascia un segno indelebile nella carne e nella storia di persone e luoghi di questa terra. Il contorno del dolore non è misurabile e, prima di ogni altra considerazione, chiama tutti a stare accanto alla famiglia secondo la dimensione vera di un’umanità commossa che si rende vicina, unita e cerca un approdo di pace nella fraternità di un destino che tiene insieme il cuore di tutti.

Alla comprensione del fenomeno naturale dei vulcanelli situati nell’area nota con il nome Macalube si dovranno dedicare considerevoli energie scientifiche. La ricerca ha costi che occorre sostenere senza esitazioni di sorta, reperendo le risorse di un lavoro i cui benefici sono per la collettività e restano nel tempo come valore prezioso. In quest’area dell’agrigentino si intrecciano condizioni geologiche e naturali che rendono unica la morfologia di quest’angolo di Sicilia. Verso di essa si è registrata nei secoli la curiosità di viaggiatori e scienziati; l’interesse sempre più diffuso ne ha fatto una meta conosciuta oltre i confini siciliani.

La terra è un pianeta i cui tempi geologici la scienza continua a studiare e approfondire attraverso misurazioni e analisi effettuate con sempre maggiore precisione e metodologia. E questo percorso di conoscenza geologica vale anche per la fattispecie del vulcanismo fangoso che ha luogo nelle Macalube di Aragona. Scienza, giustizia e politica in questo caso particolare sono convocate a cooperare per capire di più e meglio lo svolgimento di quest’esplosione diventata causa di un evento così grave e doloroso. L’inchiesta della procura di Agrigento farà il suo corso e darà le risposte alle domande sui tanti perché di questa tragedia. A familiari e amici di Laura e Carmelo resta una sofferenza immane. Insieme a loro dobbiamo ancora una volta ritrovare in quest’angolo di Sicilia la via buona del destino attraverso le spire di un dolore che va oltre il racconto delle parole.

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