“Essere coppia oggi: percorsi della coniugalità”. Incontro al Consultorio Familiare “Cana” di Palermo

Lunedì 19 dicembre alle 18 al Consultorio Familiare "Cana" si è tenuto il secondo appuntamento di una serie di incontri di approfondimento sulla Esortazione Apostolica di Papa Francesco sulla famiglia dal titolo "I lunedì di Amoris Laetitia - Dialogo tra la sapienza del Vangelo e le scienze umane".

Questo secondo incontro "Essere coppia oggi: percorsi della coniugalità" ha avuto come relatori Don Antonio Mancuso, vicerettore del Seminario di Palermo e Consulente etico del Consultorio "Cana", la prof.ssa Rita D'Angelo Psicologa e Psicoterapeuta, Direttore del Centro Studi Relazionale Mediterraneo e Didatta del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale di Roma, la dott.ssa Valeria Conte, Direttore Istituto Gtk, Psicologa e Psicoterapeuta della Gestalt e ha moderato il prof. Giovanni Salonia Ofm cap, Direttore del Consultorio "Cana".

Nel primo intervento don Antonio Mancuso ha voluto mettere in evidenza come in tutta l'Esortazione, sintesi dei due sinodi sulla famiglia ma in cui sono presenti anche le preoccupazioni del pastore Francesco, il Papa abbia voluto mettere l'accento sulla bellezza dell'amore coniugale, ma avvicinando l'ideale al reale ha tenuto presente tutta la concretezza e le sfide dell'essere coppia. È per questo che, malgrado le difficoltà di oggi, può "parlare ancora di amore coniugale, matrimonio, indissolubilità, famiglia in termini di gioia e letizia ".

Don Antonio ha sottolineato alcuni passaggi fondamentali del documento, partendo dall'affermazione che "Il matrimonio è una vocazione, in quanto è una risposta alla specifica chiamata a vivere l'amore coniugale come segno imperfetto dell'amore tra Cristo e la Chiesa" (AL72). Questo non fa del matrimonio una dimensione perfetta e occorre "invocare il Signore perché riversi il suo amore dentro i limiti delle relazioni coniugali" (AL73).

Oggi la crisi della coppia è dovuta spesso alla superficialità delle scelte, invece la decisione di sposarsi deve essere frutto di "un discernimento vocazionale che non deve escludere tre domande: Sono chiamato al matrimonio?, Conosco chi ho di fronte?, Sono chiamato al matrimonio con questa persona?". Il Papa parlando del matrimonio come vocazione ne sottolinea anche l'elemento di fragilità perché "l'amore coniugale è un dono di Dio ma implica la relazione fra le persone". Nel mondo di oggi l'indissolubilità appare umanamente una follia ma il Papa sottolinea che "solo alla luce della follia della gratuità dell'amore pasquale di Gesù apparirà comprensibile la follia della gratuità di un amore coniugale unico e usque ad mortem" (Omelia apertura Sinodo).

In ultimo don Antonio Mancuso ha messo in evidenza come, nel contesto difficile di oggi in cui spesso non c'è equilibrio fra il desiderio delle aspirazioni personali e quello dell'appartenersi reciprocamente, il Papa metta l'accento sull'importanza della comunicazione e delle sue dinamiche. La relazione senza comunicazione diventa un conflitto, al contrario la relazione in cui si è imparato a comunicare può portare l'amore coniugale verso il definitivo.

Ma la relazione ha i suoi tempi e c'è la necessità di tornare a scegliersi a più riprese, il cammino della coppia si configura, quindi, come un percorso a tappe in cui i momenti di crisi sono necessari per la crescita della coppia.

La prof.ssa Rita D'Angelo nel suo intervento, alla luce della lettura del documento di Papa Francesco e della sua esperienza, ha messo a fuoco alcuni fattori che determinano le difficoltà della coppia. Tenendo presenti le trasformazioni del sistema familiare e del modo di affrontare i disagi e i conflitti all'interno della coppia e la maggior facilità a separarsi nella società di oggi così come la scelta della convivenza per non prendere un impegno, tuttavia, afferma la prof.ssa D'Angelo, la coppia mantiene "una posizione centrale fra i sistemi umani, un ruolo determinante nel bene e nel male ".

La coppia è caratterizzata oltre che dalla dimensione affettiva anche da quella etica che consiste nell'impegno nel voler mantenere la relazione riconoscendo la differenza fra sé e l'altro e il confronto con l'altro passa sempre attraverso la comunicazione, necessaria per superare i conflitti e risolverli. Nel processo dell'amore che passa dallo stadio infantile a quello adulto "importante è l'incastro della coppia che avviene quando ognuno entra dentro l'altro dando corpo a una specifica forma".

In ultimo la dott.ssa Valeria Conte ha rimesso l'accento sulla crisi della coppia definendola "fisiologica e funzionale " in un percorso che va "dall'innamoramento alla delusione e alla ri-decisione". Così, come afferma anche Papa Francesco, il cammino che la coppia percorre per diventare adulta è "un percorso che attraversa crisi e delusioni" e deve passare necessariamente dal "non posso vivere senza di te" al "scelgo di vivere con te". La dott.ssa Conte parlando del contesto di oggi afferma che la sfida nella società post-moderna sta nella "riscoperta delle relazioni paritarie ". La coppia deve imparare a "vivere insieme nella ricchezza delle differenze" perché "l'altro non è un ostacolo che mi impedisce di essere e di fare, è invece il rivelatore del mio intimo".

Questo secondo incontro ha rappresentato un momento di riflessione importante perché l'esperienza dei relatori e la lettura dell'Amoris Laetitia ha fatto entrare dentro le dinamiche reali della coppia all'interno di un contesto culturale difficile e condizionante ma è stato messo in evidenza che il momento della crisi può essere il passo in avanti verso una pienezza della relazione a condizione che ci sia un'autentica comunicazione in cui "l'ascoltarsi e il volersi bene includano anche il non comprendersi".

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