Polpette di zucchine e carote


claudia magistro bellezza estate tavola sp

La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it


polpette-zucchine-carote 2

(7 giugno 2015) – Oggi di territorio vogghiu discurriri, della morfologia che caratterizza l’Isola e dei suoi simboli. In poche parole, la forma triangolare e i tre promontori che la identificano, individuano, come si sa, un triangolo; una figura geometrica riconoscibile e immediatamente identificabile in mezzo al Mediterraneo.

Il simbolo che rappresenta la Sicilia è la Triscele, una testa gorgonica che raccoglie in se numerosi significati e non solo in Sicilia.

Ai lati della testa sono presenti delle ali, i capelli sono riccamente ‘serpentizzati’ e le tre gambe rappresentano il moto. Il simbolo può essere rappresentato in due modi diversi che ne danno una duplice lettura: se le gambe si avvolgono su loro stesse seguendo in moto antiorario, rappresentano il ruotare delle energie dall’interno verso l’esterno, cose positive, ‘n summa. Se le gambe seguono il moto orario simboleggiano la discesa agli inferi, non proprio una cosa bella, come dire che portava ‘n’anticchiedda d’attasso, di sfortuna.

Andando indietro di qualche anno a disturbare Omero, iddu nell’Odissea, riferendosi alla conformazione dell’Isola la definisce Thrinakie. Da qui un altro appellativo dell’Isola. La Regione Sicilia infine, ha assunto il simbolo della Triscele come stemma nella bandiera e, sotto sotto, sono sicura che, nell’immaginario collettivo, alberga il mito di Perseo che, uccidendo Medusa, la Gorgone, e fissando al petto di Atena la sua testa scongiura qualunque influsso maligno, un potere che noi tutti speriamo di avere.

per 4cristiani:
600 g di zucchine mondate
200 g di carote mondate
50 g di provola affumicata
70 g di pangrattato
5 g di semi di lino
2 uova
sale
pepe

noce moscata
un cm di zenzero grattugiato
6-7 foglie di basilico tagliate a pezzetti
per la finitura:
35 g di cimino (sesamo)
50 g di pangrattato

 

Lessate in acqua salata, per circa 15 minuti, le zucchine tagliate a tocchetti e le carote tagliate a rondelle, scolatele, fate intiepidire e passatele al mixer. Sgocciolate il composto dentro un colapasta dai fori piccoli. Impastate il composto di zucchine con 70 g di pangrattato, le uova, la provola a pezzetti, i semi di lino, il basilico, la noce moscata e lo zenzero. Lavorate per amalgamare, aggiustate di sale e pepate. Otterrete un impasto molto morbido, abbiate cura nel maneggiarlo. Mescolate il sesamo con il pangrattato per la finitura, formate delle polpette, passatele nel mix di pangrattato e sesamo e ponete su una placca foderata con carta forno. Cuocete in forno a 180°C per 15 minuti e finite con qualche minuto di grill e servite tiepide.


Copyright © 2015 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it 


 

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrire servizi in linea con le tue preferenze. Se non accetti le funzionalità del sito risulteranno limitate. Se vuoi saperne di più sui cookie leggi la nostra Cookie Policy.