Nodini di parmigiano e basilico


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La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. "Scorza d’arancia" è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. "Bellezza d'estate a tavola. 40 ricette di ispirazione siciliana" è il libro pubblicato da Edizioni People & Humanities. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it


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(21 febbraio 2016) – In Sicilia non siamo abituati.

Non siamo abituati alla pioggia, bastano due gocce ed entriamo a piè pari nello smarrimento, gridiamo alla calamità naturale, ci lamentiamo perché l’Isola del Sole perde la sua reputazione e n’affruntamu.

Non siamo abituati al freddo, quando la temperatura, in pieno inverno, scendesolamente di due gradi, montiamo le catene da neve sull’auto e non usciamo da casa se non per casi urgenti.

Non siamo abituati alla pulizia, se non quella della propria casa, fuori dalla stessa, la città, è della società. Un ambito che non ci riguarda.

Non siamo abituati alla correttezza e all’educazione, perché fermarsi alle strisce pedonali quando un pedone si trova in prossimità? Non c’è motivo…

Non siamo abituati alla bellezza… Ma no, forse alla bellezza siamo abituati, siamo talmente abituati che non la vediamo neanche. Ci scorre sotto gli occhi ogni santissimo giorno e non la vediamo. La cosa triste e drammatica è che la disprezziamo, facciamo di tutto per umiliarla, per offenderla. Perché? E lo so, è una domanda retorica.

Oggi sono arrabbiata e quindi polemica, ma dopo la concessione di uno sfogo sto meglio, mi rimbocco le maniche e riannodo, idealmente, l’amore per la mia terra e con tutti quelli, e sono tanti, che la amano tanto quanto me.

Nodini di parmigiano e basilico

250 g di farina tipo 0

50 g di parmigiano grattugiato

10 g di lievito di birra

20 g di strutto

un pizzico di zucchero

15 foglie di basilico pestati a mortaio con

4 g di sale

un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva

pepe

Mescolate la farina con lo strutto, lo zucchero, il lievito sbriciolato, il pepe e il parmigiano, pestate nel mortaio il basilico con il sale e dopo averlo sminuzzato continuate a pestare aggiungendo anche l’olio. Aggiungete il pesto al composto di farina e impastate aggiungendo circa 130 ml di acqua tiepida, dovrete ottenere un impasto morbido; ponetelo in una ciotola e poi in un posto tiepido coperto da un canovaccio, fatelo lievitare fino al raddoppio. Suddividete il lievitato in piccoli pezzi da circa 40 g, realizzate dei salsicciotti e poi, con delicatezza, realizzate dei nodini. Ponete su una teglia foderata con carta forno e fate lievitare ancora una volta fino al raddoppio. Infornate a 190°C per circa una ventina di minuti.


Copyright © 2016 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.it


 

 

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