Santa Rosalia e i pupi della famiglia Argento

 

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(8 settembre 2014) – Due giorni di tutto esaurito non si registravano da tempo immemorabile al teatro dei Pupi di Via Pietro Novelli, quello della famiglia Argento a Palermo.

Vincenzo Argento, per tutti Cecè, sorrideva come non accadeva da tempo. Il suo ben noto scetticismo per il futuro dell’arte dei pupi siciliani e per la sua azienda familiare, per una sera ha fatto spazio alla soddisfazione nel vedere tanta gente seguire con passione e interesse la storia di santa Rosalia messa in scena da lui stesso con la collaborazione dei figli.

Un testo di alcuni anni fa, semplice ed efficace, un po’ in italiano un po’ in dialetto, che in poco più di un’ora racconta le vicende della patrona di Palermo cogliendone gli aspetti più significativi.

L’iniziativa è nata dall’incontro tra alcuni giovani palermitani, appassionati di tradizioni e storia della Sicilia, che hanno dato vita a tre iniziative, tutte rinvenibili su internet: Tradizioni Sicilia, Siculopedia e Postillare e Vincenzo Argento e la sua famiglia. Più che un incontro forse una scommessa: dimostrare che il teatro dei pupi ha ancora un pubblico e che gran parte di questo pubblico forse non ha mai messo piedi in un teatrino. Detto fatto: i mezzi di comunicazione mediatica e la voglia di vincere la scommessa hanno dato luogo ad un tam tam mediatico che in poche settimane ha raccolto, in occasione dei festeggiamenti per Santa Rosalia, oltre duecento persone nello spazio di Via Novelli, rivelatosi per l’occasione particolarmente angusto.

Un modo di ricordare la Santuzza che ha saputo coniugare fede, tradizione e folklore senza indulgere in stereotipi consolidati e lasciando spazio alla possibilità di fare memoria di un evento così decisivo nella storia di Palermo e della Sicilia a secondo delle sensibilità e degli interessi di ciascuno. La cura dei costumi e della recitazione ha fatto il resto. Un po’ meno le musiche che risentivano di un’altra cultura e di un’altra tradizione. Efficace la voce narrante che ha consentito un agile svolgimento degli avvenimenti, senza perdere l’essenzialità del racconto e il valore morale dei fatti raccontati.


SPETTACOLI - Santa Rosalia e i pupi della famiglia Argento

Nelle immagini sono illustrati alcuni momenti dello spettacolo dei pupi siciliani messo in scena dalla famiglia Argento a Palermo il 4 e 5 luglio 2014 per raccontare la storia di santa Rosalia.

(ph. Arturo Di Vita)


Alcune note sulla famiglia Argento

Il teatrino delle marionette della famiglia Argento è stato fondato nel 1893 da Vincenzo Argento detto Cecè nato a Palermo nel 1873 che ha appreso l'arte di oprante dalla famiglia di don Giovanni Pernice antico puparo di Palermo. Vincenzo Argento aveva quattro figli maschi: Antonio, Francesco Paolo, Giovanni e Giuseppe che lo collaboravano nella conduzione del teatrino nelle borgate e nei paesi delle province di Palermo e Agrigento. L'attività è stata proseguita dal 1948 in poi dall'ultimo dei figli: Giuseppe Argento che aveva collaborato il padre fin dall'età di 10 anni. Il teatrino dei pupi di Giuseppe Argento ha lavorato nella città di Palermo in forma ambulante girando nelle varie borgate principalmente a Mondello, Pallavicino e in forma fissa con sede in Corso Scinà, 107. Sebbene con scarsi guadagni il teatrino di Giuseppe Argento nel 1960 è l'unico a rimanere aperto. Nel 1993 subentrò nell'attività il figlio Vincenzo che attualmente è il titolare dell'Opera dei Pupi di Vincenzo Argento & figli. Dal capostipite Vincenzo Argento fino a tutt'oggi tutti gli appartenenti alla famiglia si sono dedicati con amore e passione alla costruzione artigianale delle marionette ed in particolare alla scultura lignea dei busti e delle teste nonché alla costruzione e alla sagomatura delle armature in stile arabesco e a sbalzo usando metalli come l'ottone, l'alpacca, il rame e l'argento.

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