Gli studenti del Sant’Orsola di Catania cantano camminando su “Strati di paci”

  

(16 dicembre 2015) – Sabato 12 dicembre 2015, il Teatro Ambasciatori ha accolto la comunità educante dell’Istituto S. Orsola di Catania, a termine di un intenso e ricco progetto musicale che ha coinvolto gli alunni della scuola primaria e secondaria, e alcune sezioni della scuola dell’Infanzia.

Il concerto “Strati di paci” è il momento conclusivo del laboratorio scolastico che ha visto collaborare insegnanti e artisti professionisti del calibro di Francesca e Mario Incudine con i quali gli alunni hanno imparato, attraverso una serie di lezioni concerto svoltisi a scuola dall’inizio dell’anno scolastico, a conoscere testi e strumenti della tradizione siciliana antica, quali i brani della novena siciliana, e moderna, quali Iettavuci, I culura, Curri, Strati, in un percorso che ha voluto porre l’accento sul valore della pace che nasce dal cuore di un uomo che non ha censurato le sue esigenze più profonde ed è aperto all’incontro con l’altro.

In un momento particolare come quello attuale si è voluto sottolineare che la pace è un cammino, non è solo frutto di decisioni politiche prese “in alto”, ma nasce dal cuore di ciascuno, dalla disponibilità a riconoscere nell’altro un dono, da un impegno di condivisione con i bisogni di chi è vicino, innanzi tutto guardando alla crescita della persona, ripartendo dall’uomo.

Accanto ai centocinquanta alunni del Sant’Orsola diretti dall’insegnante Alessandra Toscano, sul palco, oltre agli Incudine, Manfredi Tumminello, voce e chitarra, Carmelo Colajanni, fiati, Raffaele Pullara, mandolino e fisarmonica, Giorgio Rizzo, percussioni.

“I bambini hanno percepito l’impegno che si è chiesto loro, e tutto è stato affrontato con serietà e come occasione educativa. Fa bene a loro e noi adulti imparare il nesso tra fatica e risultati”. A questo commento di una mamma, fanno eco le parole di Francesca e Mario Incudine: “ il clima d’impegno e di condivisione ha permesso la “gestione” di un gruppo così numeroso, è stata un’esperienza bellissima, facile, si vede che questi ragazzi sono educati alla disciplina ed alla bellezza, sono consapevoli e guardano alle indicazioni che provengono dagli adulti. Il lavoro fatto in classe, con gli insegnanti e con tutti coloro che hanno aiutato questa realizzazione ci ha facilitato nella realizzazione della serata”.

È stato un programma articolato corale, un gesto per il Natale che ha unito tutta la scuola, dall’infanzia alle medie, con brani e testi scelti dai ragazzi più grandi, in italiano, inglese e francese, che hanno tessuto una testimonianza di speranza e certezza nell’uomo, che può cambiare il mondo, partendo dal cambiamento di sé e dall’accoglienza reciproca.

Un cammino, quello dell’accoglienza, che ha portato a sostenere la campagna Tende Avsi “I profughi e noi. Tutti sulla stessa strada”.

È stato, a dire di tutti gli intervenuti, uno spazio vivo di cultura per grandi e per i giovani, perché questi confronti con persone adulte, che incantano per le loro passioni, “ elevano la coscienza dei ragazzi, fanno fare esperienze che mai si dimenticheranno, fanno crescere i nostri figli attraverso l’esperienza di approfondire le loro origini per vivere orgogliosamente il proprio domani”.

È una risposta, concreta, non ideologica di amore alla propria terra, sapendo peraltro che è sempre più in salita la strada per affermare e difendere luoghi di educazione ed istruzione come questi, soprattutto in Sicilia. “La nostra proposta educativa”, ribadisce la preside Michela D’Oro, “costituisce una grande sfida di libertà civile oltre che educativa. Momenti come questi vedono le famiglie ed imprenditori privati al nostro fianco a difesa del nostro lavoro, per permetterci di offrire percorsi di eccellenza per tutti gli alunni, mentre fa da contraltare una politica regionale sorda e ostruzionista”.

“Per questo, ad esempio, il programma di acquisto solidale EDUCARE, ideato all’interno del sant’Orsola due anni fa, è un modello da difendere e diffondere, che ci sta consentendo, anche parzialmente, di mettere in campo azioni di fund raising per affermare la specificità della nostra scuola. Chi vede il nostro lavoro, chi vede i nostri ragazzi, si schiera con noi in questa difesa”. Una mamma ci ha detto: “questi anni sono stati un crescendo per i nostri figli, questa scuola è differente. Per noi sostenerla è un grosso impegno mensile, ma lo consideriamo un investimento per il futuro e tutti i sacrifici sono fatti con gioia. La serata di stasera ci ha commossi, per il livello della performance, per il clima che si respira, per l’attenzione a giudicare tutto e a guardare alla crescita integrale dei nostri figli”.


 

 

SPETTACOLI - Gli studenti del Sant'Orsola di Catania cantano camminando su "Strati di paci"

- di Angela Pontorno

Vice Presidente Fondazione Sant’Orsola, Ente Gestore dell’Istituto Sant’Orsola


 

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