“Crepe di libertà”, il nuovo spettacolo della Compagnia “Volti dal Kaos”

In questo preciso momento a cosa stai consegnando la tua libertà? In questo preciso momento a chi ti stai rivolgendo per cercare la felicità? In questo preciso momento in cosa credi stia consistendo il tuo essere libero?

L’imperioso Dioniso e il suo stuolo di ammalianti baccanti, i ciechi e oscuri sacerdoti della rivoluzione islamica iraniana, il folle e lucido progetto del grande inquisitore cattolico… Nel tempo e nello spazio si sono susseguiti senza soluzione di continuità i figli del potere che hanno manipolato e posseduto la libertà altrui per volontà di dominio. E abbiamo tutti ancora nelle orecchie lo scempio della Blue Whale. E le lancette dei nostri orologi potrebbero dirci il cardiopalma e ciascun millisecondo che consacriamo al commercio dei “mi piace”.

Per farci abitare da queste domande, per smuoverci dalle nostre poltrone e mettere in moto i nostri neuroni, per farci tornare a cercare con cuore la libertà la Compagnia “Volti dal Kaos” ha ideato e realizzato uno spettacolo a dir poco notevole. Portare sulla scena Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi e le Baccanti di Euripide ambientate nell’America del grande Gatsby, il tutto riletto alla luce della leggenda del Grande Inquisitore dei Fratelli Karamazov significa osare. Osare con la tenuta d’uno spettacolo che non desiste nei suoi 90 minuti di durata. Osare nel succedersi incalzante ed eterogeneo delle scene. Osare tra musical e tragedia, tra balli e disperazione. Osare nel mischiare testi che basterebbero abbondantemente a sé stessi e che vengono fatti dialogare anche a costo di chiedere allo spettatore impliciti di letture e conoscenze. Osare l’esercizio di un’interpretazione globale che non si esime dal rivolgere un messaggio.

Ma forse non sarebbe stato il verbo giusto “osare” se non si fosse trattato di una rappresentazione al servizio di un’opera educativa. Concedere il palco ad oltre sessanta liceali e ottenerne il massimo impegno, coordinare i diversi tempi di scena e la contemporaneità di movimenti, tirar fuori le qualità di tutti e il talento di alcuni (Tiresia, Angioletta e Azar, tra gli altri..). Tutto questo significa, nel profondo, in-segnare, cioè segnare dentro.

Per ultimi sono usciti alla standing-ovation finale Myriam Leone e Gianpaolo Bellanca insieme ai loro due piccoletti: sono loro la vera anima di questa compagnia teatrale che da anni, a forza di cura e sudore, ottiene riconoscimenti in giro per l’Italia. Ed è facile notare come negli anni la creatura teatrale vada crescendo, grazie alla collaborazione di tecnici, direttori di scena, coreografa e costumista; ma soprattutto ad un gruppo di ragazzi interessanti e all’instancabile cuore pulsante di una “famiglia di teatro”.

“Prender, sì, da queste cose qui in terra belle; ma avere in ogni istante, per suprema meta quella Bellezza assoluta, e salire su. E sarà come per gradini di una scala ascendenti”. Le parole del Convivio di Platone siano per questo spettacolo come una fotografia e un auspicio.

“Crepe di libertà, il mistero e la rivelazione” è lo spettacolo della Compagnia teatrale “Volti dal Kaos” andato in scena al Ranchibile di Palermo il 14, 19 e 20 maggio. Il ricavato è stato devoluto in beneficenza alla “Comunità Itaca” di Camporeale (PA).

Foto di Maria Grazia Perpero – Courtesy of Compagnia teatrale “Volti dal Kaos”

 

 

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